Dybala e il ritorno della clausola: prezzo fissato per la Joya. Ecco quello che scatta da domani
Non si è tirato indietro Paulo Dybala ieri sera. Al rientro dopo l’infortunio è stato quello lì davanti che è riuscito a impensierire Szczesny. Grida vendetta, ancora, quell’esterno sinistro finito ad un centimetro dal palo del portiere della Juventus. Poi ovviamente nella ripresa è calato, e la luce non si è più accesa.
La Joya ha dato di nuovo un’ulteriore prova del suo valore in una partita assai difficile. L’argentino per la Roma è un elemento insostituibile. Quando manca la sua assenza è pesantissima: sulla trequarti manca quella qualità che solamente un giocatore come lui può dare. Meglio blindarlo, allora, per Pinto. Anche perché, secondo la Gazzetta dello Sport, adesso la clausola è scesa.
Dybala, la clausola è da 13 milioni di euro
Non più quei 20 milioni di euro. Ma chi volesse portare via Dybala dalla Roma dovrebbe versare solamente 13 milioni. E visto il valore del giocatore e viste le cifre che circolano sono pochissimi. C’è una cosa però: la clausola è valida solamente per le squadre estere e il club giallorosso la potrebbe annullare per quelle italiane versando un bonus al giocatore che va dai 3 ai 5 milioni di euro. Qualcuno, si legge, potrebbe anche cercare di fare un “dispetto” alla Roma, costringendola, quindi, a piazzare un esborso economico non preventivato.
Nonostante questo comunque dalle parti di Trigoria non ci sono chissà quali preoccupazioni. Dybala non pensa in nessun modo a lasciare il club ed è concentrato sui traguardi da raggiungere agli ordini di José Mourinho. Anche perché vuole arrivare nelle migliori condizioni fisiche possibile all’appuntamento della Copa America in programma la prossima estate. Dall’Arabia Saudita qualcuno si è mosso, l’Al Nassr ad esempio di Ronaldo che sogna di ricomporre la coppia juventina, ma l’offerta è stata declinata. Il suo contratto scade nel 2025 e ha un’opzione per un altro anno, ma al momento di rinnovo non se ne parla. E la clausola adesso è scesa. Niente brutti pensieri, però. Almeno fino alla fine dell’anno.