Lite furibonda prima della firma: la discussione accesa porta ad una decisione che mette nei guai il calcio italiano
Calcio italiano in ginocchio? Forse. Perché prima della fumata nera arrivata pochi minuti fa, così come riportato dall’Ansa, erano stati molti i club e anche i politici che si erano espressi decisamente a favore del Decreto Crescita, che permetteva alle società di andare a prendere dei calciatori all’estero, e magari farli ritornare in Italia, con importanti agevolazioni fiscali.
Si è parlato proprio oggi di quella che doveva essere una proroga della stessa legge fino al prossimo 29 febbraio, ma dopo un’accesa discussione nel merito, quella che sembrava solamente una formalità per altri due mesi di aiuti, non c’è stata. “La misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall’estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita è saltata”. Insomma, niente più agevolazioni. E il calcio italiano ovviamente potrebbe avere dei problemi non indifferenti. Già è difficile riuscire a tenere il passo degli altri campionati, in questo modo la vita è terribilmente complicata.
Lite furibonda, salta il Decreto Crescita
La stretta quindi scatterà dal prossimo mese di gennaio, e quindi anche quei club che hanno intenzione di prendersi dei giocatori dall’estero nel prossimo mese non potranno usufruire di questo aiuto statale sulle tasse da pagare per i contratti. E ovviamente anche la Roma ne va di mezzo, visto che se qualora fosse arrivato uno tra Chalobah, Sarr o Solet, il club avrebbe potuto beneficiare di questa deroga.
Una botta da non poco quindi, nel giorno in cui anche Bonucci per via di una decisione dei Friedkin non dovrebbe arrivare nella Capitale. Chissà, magari la proprietà anche in questo caso potrebbe decidere di cambiare idea dopo questa notizia che mette davvero in difficoltà tutto il mondo del pallone. Sono attese a breve delle reazioni. C’è da dirlo.