Mourinho-Marcenaro, la Procura ha deciso

Mourinho è stato al centro di un’indagine federale in questi giorni a causa delle parole pronunciate prima della partita con il Sassuolo

La sentenza era nell’aria e tutti stavano solo aspettando il verdetto da parte della Procura Federale che ha deciso di indagare su Mourinho. Le parole dello Special One prima della gara del Sassuolo non sono piaciute alla Lega che ah deciso di prendere in mano la situazione e punire il portoghese. Il giudizio su Marcenaro ancor prima del fischio di inizio ha scatenato diverse polemiche con José che aveva solo espresso un giudizio sul fischietto.

Mourinho-Marcenaro, la Procura ha deciso
José Mourinho (Lapresse) – Asromalive.it

Il fischietto di Genova era stato punzecchiato dal tecnico giallorosso perché secondo lui non aveva l’emozionalità giusta per affrontare una gara importante come quella tra Roma e Sassuolo. Il match, infatti, non significava solo lo scontro tra due squadre interessanti, ma anche la rincorsa del club della Capitale al quarto posto. Per questo l’allenatore lusitano avrebbe preferito un direttore di gara in grado di gestire la pressione.

In particolar modo quella effettuata da Domenico Berardi. Anche l’atteggiamento dell’esterno d’attacco è finito sotto la lente d’ingrandimento di José che ha affermato come il mancino sia un grande giocatore. Ciò che però non gli piace in campo è la sua tendenza a schernire i giocatori avversari per farli ammonire.

Mourinho-Marcenaro: solo una multa e niente squalifica

Delle parole che hanno portato alla risposta di Dionisi, tecnico neroverde che ha parlato del fairplay dei suoi giocatori e di cui il Sassuolo è portatore. Peccato che nella giornata successiva col Cagliari si è visto come Thorstvedt abbia trascinato in campo un suo compagno finito a terra per perdere tempo.

Mourinho-Marcenaro, la Procura ha deciso
Matteo Marcenaro (Lapresse) – Asromalive.it

Intanto, è già nota la sentenza dopo che Mourinho e la Roma hanno patteggiato con la Procura Federale. L’accordo con il procuratore Chinè ha portato anche il tecnico a non parlare degli arbitri prima delle gare per evitare nuovi episodi. Come sanzione, il tecnico e la società sono stati multati di 40.000 euro da dividere in due con tale importo che verrà donato all’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma. Inizialmente, l’ammenda era il doppio, ma vista la collaborazione la Procura ha deciso di dimezzare tutto. Infine, la notizia più importante riguarda la squalifica che non sarà applicata al portoghese.

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