Pisilli, rivelazione dopo Roma-Sheriff: “Ecco cosa mi ha detto Mourinho”

Emozione Pisilli dopo il gol contro lo Sheriff, ecco le parole in diretta del centrocampista della Roma. Coinvolto anche Mourinho.

Si è da poco conclusa questa prima parte dell’avventura della Roma di Mourinho in Europa League, al termine di un girone non semplicissimo ma che, inizialmente, pareva presentare tutti gli ingredienti per portare Lukaku e colleghi ad arrivare primi, sottraendo la squadra tutta ad un doppio impegno ulteriore nel mese di febbraio.

Roma-Sheriff
Niccolò Pisilli (Lapresse) – asromalive.it

Senza pensare troppo ad aspetti già felicemente disambiguati e circa i quali, anche questa sera, si è espresso lo stesso Mourinho, meritano adesso spazio le parole spese da Pisilli poco dopo il primo gol in prima squadra. Il centrocampista capitolino, reduce dall’esordio in campionato lo scorso anno contro l’Inter, quando aveva collezionato solamente un minuto in campo, ha chiosato la gara contro lo Sheriff con un bel gol sotto la Curva Sud, che ha permesso di implementare il risultato fermo dalla prima frazione di gioco sul 2-0.

Pisilli, emozione e incredulità dopo il gol sotto la Sud: annuncio in diretta a Sky Sport

La sua esultanza, condita da gioia e incredulità, hanno sicuramente rappresentato uno degli aspetti più belli e suggestivi della serata, così commentata dal diretto interessato ai microfoni di Sky Sport. “Emozione molto difficile da spiegare. Lo sogno da una vita, sono romanista da piccolo e segnare in questo stadio con questa maglia è un qualcosa che non avrei mai immaginato“.

Roma-Sheriff
Niccolò Pisilli (Lapresse) – asromalive.it

I tifosi della Roma sono speciali e questo ormai lo sanno tutti. Cerco sempre di fare le mie giocate, se entri con la paura è la cosa peggiore. Ho cercato di restare tranquillo, come mi ha chiesto il mister. Lavorando con Mourinho si impara tantissimo, è un onore lavorare per lui. Non ha bisogno di presentazioni. Dopo il gol ho provato un mix di emozioni, non so bene cosa mi sia passato per la testa“.

Ho pensato a tutto il percorso che ho fatto per arrivare qui e alle persone che mi hanno accompagnato. Io sono entrato nella Roma a nove anni, ero in quarta elementare. Sono cresciuto a Trigioria e tutte le persone che sono lì fanno parte della mia famiglia. Questo significa giocare per la Roma. Non ho un giocatore in particolare a cui mi ispiro, mi piacciono molto i centrocampisti che si inseriscono. Guardo anche quelli che sono alla Roma, cercando di imparare da loro il mestiere“.

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