Thiago Motta nel mirino della Procura Federale dopo Mourinho. Il procedimento nei confronti del tecnico del Bologna è ufficiale
Thiago Motta dopo Mourinho, la decisione è ufficiale. E no, non parliamo del futuro tecnico della Roma, ma del destino dell’allenatore del Bologna che è identico a quello dello Special One. Sì, perché anche Motta è stato messo nel mirino della Procura Federale dopo alcune dichiarazioni che nella giornata di ieri non sono passate inosservate.
Nel postpartita della gara contro il Lecce, Motta aveva attaccato in maniera anche abbastanza pesante l’operato del Var Nasca, non tanto quello dell’arbitro Doveri. “La partita era finita – ha detto – poi è arrivato lui. Abbiamo lasciato a Nasca questa possibilità. Ricordo quello che ha già combinato e continua. Avremmo meritato di vincere”. Il tecnico aveva poi tirato fuori un altro episodio sempre con Nasca al Var relativo ad una partita dello Spezia contro la Lazio quando lui sedeva sulla panchina ligure. Dichiarazioni che hanno fatto aprire il procedimento.
Thiago Motta dopo Mourinho, aperto un fascicolo
Dichiarazioni lesive – scrive l’Ansa che ha dato notizia – nei confronti ovviamente dell’ufficiale addetto al monitor per la sfida contro i salentini che grazie al rigore di Piccoli hanno pareggiato al decimo minuto di recupero. Un calcio di rigore assegnato qualche secondo dopo che i cinque di recupero erano scaduti. Ma Doveri aveva deciso di far continuare per alcune perdite di tempo.
Poi il fallo di Calafiori su Falcone, il portiere, e da lì la polemica che ha portato a questa apertura di un nuovo fascicolo da parte della Procura Federale. Diciamo che se la Roma ha in mente di prendere Motta come sostituto di Mourinho – si vocifera questo, è lui è uno dei papabili a quanto pare – non inizia forse con il piede giusto. Vabbè, si scherza in questo caso.