José Mourinho a rischio squalifica dopo le frasi rivolte intorno alla designazione arbitrale di Sassuolo-Roma. La Procura Figc ha notificato la chiusura delle indagini.
La Roma torna alla vittoria lontano dalle mura amiche dello stadio Olimpico ed aggancia il quarto posto in classifica. La squadra giallorossa esce dal Mapei stadium, casa del Sassuolo di Dionisi, con il bottino pieno grazie alla rimonta completata nella ripresa. Un’altra gara dalle forti emozioni per la squadra guidata da José Mourinho, che è stato assoluto protagonista dal lato della comunicazione prima e dopo la gara. Tutto è iniziato con la conferenza stampa della vigilia, indetta a sorpresa dal portoghese dopo il turno europeo infrasettimanale.
Hanno fatto rumore le parole di José Mourinho alla vigilia di Sassuolo-Roma. Il tecnico portoghese, che solitamente a cavallo tra impegni europei e campionato resta in silenzio, ha attaccato la designazione arbitrale scelta dall’AIA per la gara in casa del Sassuolo. In particolare lo Special One ha puntato il dito contro la decisione di affidare la direzione di gara a Matteo Marcenaro, parlando del rischio che “Non abbia la stabilità emozionale per una gara di questa livello.” L’arbitro era stato il quarto uomo della sfida interna contro l’Udinese, dove venne espulso il vice di Mou, Salvatore Foti, poi squalificato per due giornate.
Dichiarazioni Mourinho prima di Sassuolo-Roma, notificata la chiusura delle indagini dalla FIGC
Il tecnico della Roma aveva poi riservato una stoccata anche a Domenico Berardi, spesso decisivo nelle sfide alla squadra giallorossa. Conquistata la vittoria poi José Mourinho ha deciso di parlare ai microfoni presenti al Mapei stadium in lingua portoghese, per evitare di essere frainteso. Ma le parole contro la designazione arbitrale di Mercenaro non hanno lasciato indifferenti la Procura federale.
Secondo quanto appreso dall’Ansa nelle scorse ore la Procura della FIGC ha notificato la chiusura delle indagini nei confronti di José Mourinho, che ora rischia una nuova squalifica. La palla passa alla difesa, che potrebbe decidere di preparare una memoria in difesa del proprio allenatore. In alternativa c’è l’ipotesi di interrogatorio da parte del procuratore Chiné nei confronti del tecnico portoghese prima di un possibile nuovo deferimento.