Roma, il general manager giallorosso ha detto la sua idea sulle parole di Mourinho pronunciate in vista della partita con il Sassuolo
La Roma è scesa in campo contro il Sassuolo pochi minuti fa al Mapei, con il settore ospiti sold out e alcuni tifosi giallorossi che hanno occupato anche le altre tribune. Gli occhi di tutti sono puntati sulla partita, non solo per l’importanza che ha in vista della rincorsa alla Champions, ma anche per le parole di Mourinho nel prepartita. Lo Special One ha infiammato l’atmosfera commentando l’arbitro assegnato dall’Aia.
Nelle parole di ieri, lo Special One aveva sottolineato le insidie di affrontare il Sassuolo. Oltre alla presenza di Berardi, poi, il profilo arbitrale non lo convinceva sotto il profilo emozionale. Subito è stata aperta un’inchiesta sulle sue parole per decidere se punirlo per queste dichiarazioni. In difesa del tecnico è sceso in campo Tiago Pinto che ha parlato a Dazn prima della partita di questa sera
“Guarda, questo per me è un tema importante perché, voi mi conoscete, cerco di essere tranquillo e non alimentare le situazioni extra campo. Ma arriva il momento in cui magari abbiamo bisogno di dire basta“. Così ha esordito l’ex general manager del Benfica che ha preso fermamente le parti di Mourinho.
Pinto ha poi continuato indicando i motivi della sua fiducia rispetto a una possibile penalizzazione: “La prima è che nelle prime 14 giornate di campionato io e tutti noi abbiamo visto allenatori con atteggiamenti molto più brutti di quelli della panchina della Roma e non è successo nulla; io non faccio esempi, basta andare sui social per vedere degli esempi che sono pazzeschi, e non è successo nulla“.
Un chiaro messaggio poi continuando nella difesa totale del tecnico: “Dico di più, quello che ha detto Mourinho ieri non è un’offesa a nessuno, non è un attacco alla dignità di nessuno: quest’arbitro non ci ha mai fischiato ma ci ha fatto da quarto uomo e noi abbiamo la sfortuna che, quando ha fatto il quarto uomo, ci ha sempre buttato fuori persone dalla panchina“.
Le possibilità della Roma riguardo le conferenze stampa sono poche: “Se non veniamo qua a parlare ci danno la multa, se veniamo a parlare, dobbiamo dire quello che vogliono loro. Io non capisco, ti dico la verità. E mi fa specie, per quello ti ho detto che mi fido del buon senso della procura, che ci sono dei responsabili italiani che dieci minuti dopo che ha parlato Mourinho stanno commentando le parole di Mourinho. Io ti dico perché: perché se commenti la parola di un altro, hai tre notizie, se commenti quelle di Mourinho nei hai 300“.
Infine, il general manager della Roma ha concluso sbottando: “Ma basta! perché noi stiamo secondo me in questa stagione anche cambiando il nostro atteggiamento, facendo le cose fatte bene. Adesso, se un allenatore come Mourinho non può usare la espressione ‘stabilità emozionale’, non so cosa possiamo dire più“.
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