Pinto ha parlato delle possibilità economiche in vista della finestra invernale dei trasferimenti che comincia tra poche settimane
La Roma continua a correre verso il 26 novembre, quando ci sarà il ritorno in campo dopo la pausa per le Nazionali. A Trigoria i calciatori si stanno preparando con José Mourinho che è alle prese con i soliti problemi per gli infortuni. L’ultimo in ordine cronologico è quello di Renato Sanches, che per fortuna non ha subito lesioni muscolari e piò tornare in campo contro l’Udinese domenica allo Stadio Olimpico.
Proprio dalla pancia dell’impianto del Foro Italico ha parlato Tiago Pinto, ospite del Social Football Summit. L’evento, composto di due giornate che si svolge ogni anno a novembre, ospita i protagonisti del mondo del calci sia italiano che straniero per condividere le nuove esperienze e innovazioni. Nello specifico il piano comunicativo è quello più toccato da questo evento, che tocca questo mondo anche sotto altri aspetti.
Il general manager della Roma ha parlato nell’ultimo panel in programma oggi pomeriggio e finito alle 17, in cui ha parlato della Roma e del suo ruolo da general manager. Questo è cambiato molto nell’ultimo periodo anche grazie a nuove figure e specializzazioni che si sono formate negli anni.
Pinto: “Non possiamo permetterci la metà dei calciatori più forti del nostro database”
Impossibile non porre al gm la domanda sul futuro, a cui ha risposto in modo difensivo ripercorrendo la strategia utilizzata da Mourinho nell’intervista esclusiva al TG1. Oltre a quella, però, Pinto ha parlato anche del Fair Play Finanziario e della situazione della Roma nel calciomercato.
“Io negli ultimi tre anni ho dovuto cercare il giusto equilibrio tra le richieste del tecnico e le capacità finanziarie“. Così ha detto il general manager, che ha continuato parlando delle strategie di selezione dei giocatori: “Nello scouting della Roma ci sono 4 livelli di obiettivi: A che sono i campioni, AB quelli che potrebbero fare i titolari nella Roma, B che sono utili ma non più forti di quelli in rosa e C quelli che non servono“. Infine, il portoghese ha concluso: “Nel nostro database abbiamo 5mila giocatori. Io penso che il 50% della lista A non la possiamo prendere“.