Antonio Conte sembra pronto a tornare da protagonista in Serie A. Tra le tante panchine accostate al pugliese c’è anche quella della Roma per il post Mourinho.
Dopo la rottura con il Tottenham, Antonio Conte è rimasto senza panchina in questa stagione, ma tutto sembra pronto a cambiare in vista del prossimo anno. Il tecnico pugliese sembra pronto a tornare a calcare il palcoscenico della Serie A e l’ipotesi Roma è tornata d’attualità per il suo futuro. La panchina giallorossa non è l’unica accostata ad un ritorno nel campionato italiano per il leccese, con il Napoli che è stato segnalato sulle sue tracce ma non solo.
Ad alimentare le voci di una nuova avventura in Serie A ci ha pensato il diretto interessato nelle scorse settimane. Intervistato ai microfoni del programma Belve sulla Rai il pugliese ha aperto all’esperienza in due piazze calde, come Roma e Napoli. Alla panchina giallorossa Conte era stato vicinissimo prima dell’ingaggio di Paulo Fonseca, mentre la squadra partenopea lo aveva nel mirino prima di ingaggiare Mazzarri dopo l’esonero di Rudi Garcia. Ora sul futuro del tecnico pugliese ed il suo ritorno prossimo in Serie A ha parlato il giornalista Maurizio Pistocchi.
Conte in Serie A e gran ritorno alla Juventus: la soffiata di Pistocchi in diretta
Il volto televisivo è intervenuto in diretta su Tv Play ed ha aperto le porte al ritorno di Conte in Serie A, escludendo però le piste Roma e Napoli. Il giornalista ha le idee chiare circa il futuro professionale del tecnico pugliese, pronto a tingersi nuovamente di bianconero in casa Juventus.
Pistocchi sul futuro di Conte gioca a carte scoperte: “Tutte le news che io ho in questo senso mi dicono che Conte si sia promesso alla Juventus. Porterebbe la giusta rivoluzione.” Il pugliese dunque sembra indicato come il sostituto ideale di Massimiliano Allegri in casa bianconera. Parlando anche di Vlahovic il giornalista prosegue: “Penso che Vlahovic sia un giocatore che con Conte potrebbe sicuramente esplodere, ricordo che la Juventus quando ha vinto lo Scudetto con Conte l’anno prima era arrivata settima.”