Mourinho ha attaccato senza mezzi termini la Lega sul finire della conferenza stampa. Ecco le parole dello Special One
L’ultima domanda ha fatto esplodere Mourinho. Che ha attaccato, e come se lo ha fatto. I calendari proprio non vanno giù all’allenatore portoghese della Roma dopo le polemiche della settimana. Un “alibi” era stato il commento della Lega dopo la sconfitta contro l’Inter a commento di quello che aveva detto lo Special One. Che ha risposto per le rime.
“Il numero di partite lo sappiamo prima dell’inizio del campionato. Ci sono squadre che hanno più potenziale per fare tutto questo e altre meno. Per darti un esempio semplice: se noi abbiamo 6 difensori centrali possiamo giocare ogni tre giorni, ma quando ne hai solo 4 che diventano tre e alcune volte 2 diventa difficile. Io nel calcio penso che la parola alibi si utilizza quando si perde, dopo che si perde. Non si utilizza anticipatamente. Noi parliamo del calendario ma dall’inizio del campionato, e non la prima volta dopo la sconfitta contro l’Inter. Nel calcio c’è tanta gente che è arrivata col paracadute, non è il loro mondo, non lo conoscono. Arrivano per status, per politica, che non è nata qui e non è cresciuta qui. E tu li devi rispettare per il suo status, ma non vale la pena commentare. Lo stesso che io parlassi di fisica atomica o produzione cinematografica. Non sanno cos’è giocare ogni tre giorni”. Finita qui? No, proprio no.
Mourinho attacca le Lega, le sue parole
Nella seconda parte Mourinho è andato proprio pesante: “Oppure lo sanno, che sarebbe peggio, e fanno finta di non saperlo. Nella lega calcio c’è gente con una storia, che sanno cos’è la stanchezza e tutti i tempi che servono. C’è gente che poteva influenzare un poco queste decisioni. Guarda, se un nostro club non fa questa domanda pubblicamente, se un nostro club non lo fa a livello istituzionale, sono sempre io che mi devo mettere davanti a voi a parlare di questo. In questo caso specifico, magari sbaglio io, nella mia grammatica. Per me esiste una grammatica calcistica che è diversa. L’alibi è una cosa che si utilizza dopo”.
Infine anche un commento sotto questo aspetto in vista del match contro la Lazio in programma domenica prossima: “Io parlo di queste cose qui, purtroppo, dall’inizio del campionato. La prossima settimana succederà di nuovo. Sfortuna, non c’è niente da fare: la Lazio gioca martedì e noi giovedì, non possiamo giocare lunedì perché c’è la sosta. Ora siamo stati sfortunati, ma non si può dire niente. Per quello che è successo fino ad oggi e che tornerà, la mia opinione è che la Roma è penalizzata. Fortunatamente mi sembra che i tifosi non sono scemi, perché se viene fischiato l’inno c’è un motivo. Non sono scemi”.