Stangata ufficiale per il giocatore rossonero che non potrà scendere in campo nelle prossime gare e rischia una lunga sospensione
In questi giorni il mondo è stato sconvolto dall’attacco di Hamas ai danni di Israele. Il dibattito politico si è diviso tra quale schieramento sostenere, con la maggior parte dell’opinione pubblica che ha deciso di schierarsi al fianco dello stato ebraico. Nel mondo del calcio, invece, il conflitto ha creato problemi soprattutto per le squadre impegnate nelle coppe europee come il Maccabi Haifa, che non potrà giocare in casa.
Ovviamente, la questione calcistica è solo un piccolo neo per le squadre israeliane che stanno vivendo ore difficili a causa di questo conflitto. C’è chi, però, anche nel mondo dello sport ha deciso di schierarsi da una parte o dall’altra. Sono diversi i calciatori che hanno deciso di scegliere una parte e tra questi c’è anche chi ne ha pagato le conseguenze.
In Francia, infatti, con il Nizza gioca Youcef Atal, terzino destro algerino che ha deciso di mostrare il suo appoggio alla Palestina. Il calciatore ex Kortrjik, dove dal 2021 a 2022 ha giocato anche Bryan Reynolds, ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un video che incitava all’odio verso Israele dopo gli attacchi terroristici dei giorni scorsi. Vista la bufera che si era creata subito dopo, il ventisettenne ha cancellato il post e poi si è scusato dicendosi consapevole di aver sconvolto molte persone.
Stangata UFFICIALE: Atal sospeso per sette partite
Il gesto, però, non è bastato per evitare le sanzioni, con il club che ha provveduto a sospenderlo a tempo indeterminato visto il contenuto diffuso. Il Nizza, infatti, ha cercato di difendere la sua reputazione “che è il risultato dei comportamenti di tutti i suoi dipendenti“.
Come se non bastasse, è arrivata anche la squalifica ufficiale da parte del Consiglio Nazionale Etico della Federazione Francese, che ha deciso di fermarlo per sette partite. Come si legge dal comunicato, il provvedimento partirà dalla mezzanotte del 31 ottobre. Non finisce qui, però, perché come riporta footmercato.net, il calciatore rischia anche 7 anni di carcere e una multa da 100.000 euro dato che il messaggio è stato diffuso tramite i social e quindi accessibile a un gran numero di persone tramite internet.