Osimhen ha parlato degli inizi della sua carriera e dell’emozione di segnare al Maradona, passando anche per la gara con la Roma
Oggi in diretta sul canale Twitch di TvPlay, durante il programma “Vox to Box“, è intervenuto Victor Osimhen, arrivato in trasmissione su inito di Mario Balotelli. Insieme ai presenti in live, Enock Barwuah, Emiliano Viviano, En3rix e Damiano “Er Faina”, ha parlato degli inizi della sua carriera e delle partite contro la Roma.
Osimhen ha parlato degli inizio della sua carriera in Africa: “Cercavo scarpe, ma ne trovavo una di un modello e una di un altro. Camminavo per tre ore per allenarmi e alla fine tornavo in chiesa dove mangiavo, dormivo e lavoravo. Dopo un po’ ho fatto anche un provino dove ho segnato un gol e fornito un assist e ho cominciato la mia carriera“.
Poi, dalla chat della piattaforma è arrivato un assist per una domanda. Uno degli spettatori era un ragazzo che ha perso il lavoro per fare una foto con lui: “Ricordo quando abbiamo giocato all’Olimpico contro la Roma e c’era uno steward che ha chiesto di farsi la foto con me. Una ragazza gli ha chiesto di togliersi la pettorina gialla perché avrebbe perso il lavoro. Ho cercato anche di dargli dei soldi per l’accaduto e lui ha risposto dicendo che voleva solo la foto. Poi ha fatto anche una canzone su di me molto bella“.
Osimhen: “Il gol più bello? Quello alla Roma all’Olimpico”
Victor ha continuato parlando anche della Roma che per lui ha un posto speciale nei ricordi. La partita allo Stadio Olimpico, infatti, è rimasta impressa nella mente dell’attaccante nigeriano perché ha segnato un gol che è stato descritto come il più bello.
“Il gol più bello che ho fatto è stato contro la Roma allo Stadio Olimpico. Anche quello al Maradona è molto bello, avevamo provato il cross sul secondo palo durante la settimana e quando ho visto il pallone arrivare sapevo che il difensore non ci sarebbe arrivato e così l’ho controllato e poi calciato in porta“.
Osimhen ha anche parlato anche della maschera che porta dopo la rottura dello zigomo: “Non voglio dire che la dovrò portare per sempre, ma di sicuro a lungo. Ho due viti nello zigomo e uno sull’arcata oculare“. Infine, Victor ha concluso parlando del campionato: “La Serie A è il campionato più difficile che c’è, è molto tattico e sono rimasto stupito dal fatto che l’85% di quello che viene preparato in allenamento poi succede in campo. Guardiamo video sugli avversari per capire al meglio come giocano un’ora o anche di più“.