In Arabia con Mourinho: gli arabi non danno scampo nemmeno alla Roma, che rischia di subire un doppio scippo clamoroso
I soldi arabi sono entrati a gamba testa nella storia di questo sport. Non stiamo parlando solo di stelle a fine carriera, come ad esempio Ronaldo e Benzema, ma di una vera e propria rivoluzione. Da Firmino a Manè, da Laporte a Gabri Veiga, sono tantissimi i calciatori che al top della forma che scelgono l’Arabia Saudita.
Nel caso di Gabri Veiga, che era seguito tra le altre anche dal Napoli, ci si stupisce ancora di più, il ragazzo è poco più che ventenne, e con tutta una carriera davanti ha preferito comunque raggiungere la Saudi Pro League. Ronaldo, che fu il primo grande nome a trasferirsi lo aveva detto, il campionato arabo diventerà tra i migliori al mondo, in pochi credettero a quelle parole, ma ad oggi si evince come questa lega possa essere sui binari giusti per riuscirci.
Il piano a lungo termine della Saudi Pro League parla chiaro, e in un certo senso vede coinvolta anche la Roma, che rischia di subire un doppio scippo, nel quale ci sarebbe anche il nome di José Mourinho.
In Arabia con Mourinho: la Roma rischia il doppio scippo
La Saudi Pro League sta diventando sempre di più uno dei migliori campionati al mondo, e ci sta riuscendo a suon di dollari. Investimenti importanti quelli arabi, mirati chiaramente a diventare uno dei campionati senza dubbio più interessanti, ma quali saranno i prossimi piani degli esponenti della lega?
Stando alle ultime notizie l’Arabia punta a collocare la sua competizione tra le migliori del mondo entro i mondiali del 2034, e per riuscirci è pronto un investimento da circa 17 miliardi di euro, con i quali le squadre potranno acquistare calciatori dall’Europa, ma non solo.
Il piano della Saudi Pro League non è solo quello di attirare i migliori calciatori in circolazione, ma anche i migliori allenatori del vecchio continente. Il primo della lista è da tempo José Mourinho, ma al suo nome potrebbero aggiungersi quello di Antonio Conte e Zidane, entrambi ancora senza squadra e che potrebbero non riuscire a dire di no di fronte ad un’offerta fuori mercato.