Penalizzazione e quattro anni di squalifica: bufera contro la FIGC

Scommesse, pugno duro della FIGC che squalifica i due atleti per quattro anni senza nessuno sconto: il club però non ci sta

La vicenda del calcio scommesse sembra destinata ad allargarsi a macchia d’olio, con Fabrizio Corona pronto a smascherare tutti i calciatori coinvolti in questo giro di scommesse illegali. Il primo nome è stato quello di Nicolò Fagioli della Juventus, che ha addirittura deciso di auto denunciarsi per cercare di ottenere uno sconto di pena. Ad aggravare il tutto, sempre secondo Corona, sarebbe il fatto che la Juventus fosse a conoscenza della sua dipendenza, cercando di occultare le notizie non convocandolo per il ritiro pre stagione.

Stadio (Ansafoto) – Asromalive.it

Sono cominciate così ad arrivare le prime sentenze, in particolare per il calciatore della Juventus, che grazie alla sua collaborazione con le forze dell’ordine ha ottenuto un importante sconto di pena, passando dai probabili 3 anni di squalifica a “soli” 7 mesi, periodo durante il quale Fagioli si impegnerà anche a curare questa sua dipendenza.

Quello del bianconero però non è l’unico caso di squalifica, si riaccendono i riflettori su altri calciatori coinvolti nella vicenda scommesse. Duro attacco alla FIGC dopo i quattro anno di squalifica.

Scommesse, pugno duro della FIGC, il club non ci sta

Le ultime notizie riguardo il calcio scommesse fanno tornare a galla anche fatti meno recenti, come ad esempio quello che vede coinvolti due ragazzi di 14 anni del Montignoso ed il loro allenatore per aver alterato una partita del campionato U15. I due ragazzi sono stati squalificati per 4 anni, non avendo così la possibilità di praticare sport, il regolamento in questo caso venne applicato alla lettera, con una pena che non ha ricevuto sconti, neanche per i due quattordicenni coinvolti,

Il Montignoso, dopo i fatti che hanno visto coinvolti vari calciatori della nostra Serie A ha diramato un comunicato ufficiale in cui attacca la FIGC, a causa della disparità di trattamento tra i due casi. “Dei bambini di 14 anni dovranno rispettare 4 anni di squalifica. Al contrario professionisti del massimo campionato ottengono la riduzione di pena. I nostri atleti giocano e basta, mentre gli altri muovono il business”.

Stadio (Ansafoto) – Asromalive.it

Accuse pesanti da parte della società, che recrimina il fatto che essendo minorenni una pena simile potesse essere inadeguata, ma soprattutto che le colpe di questo gesto sarebbero dovute ricadere sugli adulti che li controllano anziché su dei minorenni.

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