Scommesse, Corona ieri sera ha fatto i nomi di altri tre calciatori che avrebbero giocato e tra questi ci sarebbe anche El Shaarawy
Il calcio italiano in questi giorni è stato scosso dalle accuse e dalle notizie di Fabrizio Corona, che ha reso nota la ludopatia di alcuni giocatori che avrebbero scommesso anche sulla Serie A. I primi nomi ad essere usciti sono stati quelli di Fagioli e Tonali, che sono stati ascoltati dalla Procura di Torino che ha analizzato anche i loro dispositivi mobili. I due hanno deciso di autodenunciarsi e di collaborare con gli inquirenti per facilitare l’inchiesta.
In questo modo, i due hanno ottenuto anche una riduzione della pena, con lo Juventino che starà fuori per 7 mesi e deve salutare la stagione in corso. Pena maggiore, invece, per l’ex Milan che comunque riceverà un taglio sui tre anni previsti dalla legge. I due hanno anche deciso di prendere parte a un percorso di recupero per cercare di superare questa ludopatia che li ha portati a scommettere enormi somme di denaro, anche sulle proprie squadre.
Diversa storia, invece, per Nicolò Zaniolo che avrebbe giocato d’azzardo, ma solo a black jack e poker online. Un’attività che non viola nessuna regola del mondo del calcio, ma avrebbe infranto quelle del governo italiano visto che le scommesse sarebbero arrivate su alcune piattaforme illegali.
Scommesse, l’inchiesta salva El Shaarawy: “Nessun’evidenza di coinvolgimento”
Nel mirino di Corona sarebbe finita anche la Roma con Zalewski, Azmoun e infine El Shaarawy. Il primo è stato accusato di aver scommesso anche su se stesso e una sua ammonizione, ma il polacco ha smentito tutte le accuse e si è dichiarato innocente, mentre il secondo è stato messo nel mirino perché ripreso mentre vedeva delle corse di cavalli. Peccato che fossero i suoi essendo un grande appassionato.
Nella serata di ieri, invece, Corona ha fatto il nome di altri tre calciatori tra cui El Shaarawy. L’attaccante della Roma avrebbe scommesso sul calcio e insieme a Gatti e Casale, gli altri due giocatori chiamati in causa, avrebbe organizzato delle puntate in una sessione di allenamento. Come riporta Adnkronos, però, dall’inchiesta non sarebbero emerse evidenze di coinvolgimento dei tre all’interno dell’ambito scommesse.