Il caos legato all’inchiesta sulle scommesse sta scatenando un terremoto nel calcio italiano. La Lega alza la voce e chiede le dimissioni di Gabriele Gravina.
Un vero e proprio terremoto ha investito i massimi livelli del calcio in Italia. Dopo le anticipazioni fornite da Fabrizio Corona sono arrivate le manovre della Procura di Torino sul caso scommesse. La bomba è esplosa con Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, seguito da Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Ieri poi Corona ha fatto emergere anche il nome del romanista Zalewski, sul quale ancora non si hanno riscontri giudiziari. Nel frattempo Gabriele Gravina finisce nel mirino della Lega nel governo.
Acque agitate nel calcio italiano, investito nuovamente da vicende extra campo che possono avere risvolti clamorosi. L’inchiesta della Procura di Torino sul caso scommesse, anticipata dalle indiscrezioni di Fabrizio Corona, sembra pronta ad allargarsi a macchia d’olio. Inchiesta che potrebbe coinvolgere anche altre figure del mondo calcistico oltre ai calciatori. In attesa delle prossime mosse degli investigatori, e contemporaneamente di indiscrezioni da parte dell’ex re del gossip, anche il governo prende la parola sul tema, ecco il duro annuncio di un deputato della Lega.
Caso scommesse, calcio italiano nel caos: dal governo la Lega invoca le dimissioni di Gravina
In una nota il deputato leghista Rossano Sasso ha invocato le dimissioni di Gravina, presidente della FIGC. Il politico della Lega punta il dito sul vertice federale del calcio in Italia.
Ecco la nota diffusa dal deputato leghista sul caso: “Ciò che sta emergendo in queste ore è semplicemente inaccettabile. Lo sport deve rimanere uno spazio di crescita, formativo, un esempio per i nostri ragazzi, non un ambiente dove la ludopatia è all’ordine del giorno, dove il doping e le inchieste penali la fanno da padrone. Non possiamo continuare ad assistere a questo scempio, per questo chiediamo le dimissioni del presidente della Figc Gabriele Gravina e di chi con lui sta ai vertici”.