La Roma ieri ha giocato in Europa League contro il Servette in cui hanno esordito anche alcuno giovani della Primavera
Il venerdì dei giallorossi comincia nel migliore dei modi dopo la vittoria contro il Servette per 4-0, nato dai gol di Lukaku, Pellegrini e dalla doppietta di Belotti. L’attaccante numero 11 si è fatto trovare pronto con un sinistro e con un colpo di testa in tuffo che ha permesso alla Roma di concludere il poker che ha portato tre punti nella seconda giornata del Girone G di Europa League, dove anche lo Slavia Praga può vantare 6 punti.
Il club della Repubblica Ceca, però, ha una differenza reti migliore visto il 6-0 rifilato allo Sheriff Tiraspol e quindi può guardare dall’alto tutte le altre concorrenti dello stesso gruppo. L’obiettivo principale di Mourinho, ad oggi, è quello di qualificarsi al prossimo turno della coppa e magari facendolo da primi del girone in modo da evitare due partite inutili che potrebbero portare solo stanchezza, ma anche possibilità di infortuni.
Per questo mettere al sicuro almeno il primo scontro con i biancorossi è fondamentale, in modo da mantenere saldo il primato nel girone ed evitare fatiche superflue. Contro gli svizzeri José ha cercato anche di far riposare qualche giocatore, mentre con Pellegrini è stato obbligato al cambio. Il numero 7, infatti, ha sentito tirare la gamba ed è uscito dal campo lasciando il posto a Pagano.
Roma, Mourinho svela il retroscena strappalacrime
Oltre al centrocampista della Primavera, ha fatto il suo ingresso in campo anche Francesco D’Alessio, mediano classe 2004 che Mourinho aveva anticipato di voler portare con sé nella notte europea. visto il risultato, ha pensato bene di mandarlo in campo davanti a 60.000 persone.
Un’investitura importante che di sicuro ha reso contento il diciannovenne, protagonista nel post partita di un siparietto con lo Special One. Ai microfoni della società, infatti, il tecnico ha svelato un retroscena estivo proprio con il centrocampista: in estate a Trigotria ci sono sempre tanti bambini che urlano al di fuori dai cancelli per cercare di entrare e vedere gli allenamenti e il portoghese li ha fatti entrare. D’Alessio ha svelato così all’allenatore che lui quando aveva 7 o 8 anni era tra quelli ed era molto contento che lui li avesse fatti entrare.