L’allenatore del Cagliari ha parlato di Mourinho in vista della sfida di domenica, quando i rossoblù sfideranno la Roma in campionato
La Roma domenica torna in campo per l’ultimo appuntamento del tour de force cominciato il 17 settembre con la partita contro il Cagliari. Da quel giorno i giallorossi hanno giocato ben sei partite in circa tre settimane, con l’appuntamento con i rossoblù che arriva nel fine settimana prima della sosta per le nazionali. Riuscire a vincere per José Mourinho è fondamentale, così come per Claudio Ranieri che naviga in cattive acque.
L’inizio di stagione di Pellegrini e compagni è stato il peggiore nella storia della società, ma anche nella carriera da allenatore di José, che in sette partite di campionato ha conquistato solo otto punti sui ventuno disponibili. Un ruolino di marcia ben al di sotto delle possibilità della Roma che deve lottare per il quarto posto in vista della prossima stagione, un piazzamento che significa Champions League e di conseguenza anche premio qualificazione che aiuterebbe a scavalcare il Fair Play Finanziario.
Stesso destino anche per il Cagliari che siede all’ultimo posto in classifica con soli due punti conquistati con Udinese e Torino. Le dirette concorrenti non hanno chissà quanti punti in più dell’allenatore romano e romanista, che in caso di vittoria tornerebbe in posizioni più soddisfacenti per una neopromossa.
Per adesso la situazione non è delle migliori visto l’andamento e il tecnico sta cercando di migliorare per cercare di risalire la china. Un pareggio contro la Roma sarebbe fondamentale per cercare di rimanere attaccato alle concorrenti anche se la Lazio 16ª è lontana 5 punti.
L’allenatore originario di Testaccio ha parlato in una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui si è raccontato, menzionando anche il suo rapporto con la città di Cagliari, con la Roma e proprio con Mourinho. “È un grande, tanto di cappello. Mi diede del settantenne? Lui è un ottimo allenatore e finisce qui, sono cose che abbiamo superato“. Poi Ranieri ha continuato parlando anche del gesto dello Special One dopo il suo esonero dal Leicester: “Si presentò in sala stampa con la tuta con la scritta CR. Cosa gli devo dire? Solo grazie, è un grande amico e un grande allenatore. Solo un grande uomo fa cose del genere“.
Infine, ha parlato anche della sua esperienza in giallorosso: “La mia Roma migliore è stata quella presa a zero da Spalletti, facemmo più punti dell’Inter del triplete, ma loro vinsero per due. Sarebbe stato bellissimo: un tifoso della Roma che vince lo scudetto con qui”.
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