Intervengono i Friedkin: incontro con Pinto e Mourinho a Trigoria. Ecco di cosa si è parlato. E la richiesta, soprattutto, della proprietà
L’incontro c’è stato ieri a Trigoria. I Friedkin che sono in città sono stati nel centro sportivo Fulvio Bernardini per un faccia a faccia con Pinto e Mourinho dopo la disfatta contro il Genoa che ha messo in discussione anche il tecnico, colui che fino al momento era stato sempre difeso dai tifosi. Che adesso però non lo difendono più come prima, vogliono un cambio di marcia, vogliono che questa situazione dentro la Roma si risolva al più presto. Già da domani contro il Frosinone all’Olimpico.
La proprietà americana è in città per la Ryder Cup di golf e quindi dopo aver visto come la prestazione in terra ligure ha deciso, forse per la prima volta, di chiedere probabilmente delle spiegazioni. Ma non solo: Dan e Ryan, secondo il Corriere dello Sport in edicola questa mattina, avrebbero invocato una sterzata immediata contro i ciociari nel derby laziale di domani sera. Non sono ammessi passi falsi. La Roma non se li può proprio permettere nonostante, soprattutto dietro, con l’infortunio di Llorente ci sia una vera e propria emergenza. Solamente due sono i centrali a disposizione e tre sono ai box. Un alibi, senza dubbio, però adesso non regge più nulla.
Roma, i punti della crisi
I pensieri degli americani si sono concentrati, pure, su quello che è stato un mercato ricco di incognite e di azzardi. Perché se Pinto si è preso tutte le responsabilità su Renato Sanches, nessuno al momento se l’è presa per non aver portato a Trigoria un altro portiere (Rui Patricio ha preso più gol e ha fatto meno parate, un dato incredibile) e per aver portato Kristensen che non ha alzato il livello medio del ruolo.
Tant’è che forse sarebbe stato meglio non pensare di investire – anche se è arrivato in prestito, il danese – in quel ruolo e cercare una soluzione diversa. Interrogativi, pensieri, idee. Trigoria al momento sembra un frullatore dove tutti sono in discussione. E domani si gioca. Forse un bene. Chissà. Di certo non si può più sbagliare.