Genoa-Roma, nuovo passo falso e grande difficoltà tra le fila giallorosse: ecco le parole di Mourinho dopo la debacle contro Gilardino.
Tante le difficoltà fin qui incontrate dai giallorossi, protagonisti in negativo di una delle partenze più lente e complicate del recente passato e che attualmente sta costando a Pellegrini e colleghi una permanenza fin troppo prolungata nella regione sinistra di classifica, a causa dei soli cinque punti fin qui ottenuti, frutto di tre sconfitte, due pareggi e la sola vittoria di due domeniche fa contro un Empoli non meno in difficoltà della squadra di Mourinho.
Quest’ultimo ha toccato plurimi punti ai microfoni Dazn dopo la debacle in Liguria, che ha visto Retegui e colleghi imporsi sulla Roma per 4 a 1, denudando nuovamente i limiti della rosa e sancendo una sconfitta circa la quale il tecnico ha così parlato, giustificando immediatamente la decisione di non voler interagire con lo studio. “Non ho tanto da dire e non voglio parlare tanto. Non ho parlato con i giocatori e ho solo salutato: quando non parlo con i giocatori non mi sento in grado di interagire con lo studio per analizzare al meglio la gara“.
Sull’approccio alla gara e la sua evoluzione: “Abbiamo iniziato male ed è stato brutto il gol come col Verona; dopo il pareggio, la struttura della squadra inizia a cambiare e peggiorare. Con il 2 a 1 e con Mancini ammonito abbiamo pensato fosse giusto sostituirlo. Abbiamo cambiato così nuovamente struttura e siamo migliorati per voglia di cambiare le cose. Dopo il gol in fuorigioco di Lukaku sentivamo che potevamo pareggiare, dal momento che avevamo la palla e un dominio di gioco, anche se con poca qualità o opportunità“.
Genoa-Roma, nuovo annuncio Mourinho su Ibanez: “Manca solidità”
Sulla rotondità del risultato e la squadra attualmente a disposizione, ha poi così proseguito Mourinho. “Dopo il 3 a 1 la partita finisce: a volte capita anche il disastro totale con il 5 o il 6 a 1, il quarto gol è fuori contesto. Abbiamo subito troppo fin qui“.
Proprio su quest’ultimo aspetto, come capitato già dopo Torino-Roma, il portoghese è tornato anche su una questione di mercato. “Non voglio dire tante cose, ma la gente parla o parlava degli errori di Ibanez con la palla che ogni tanto generavano situazioni spiacevoli e divenute iconiche perché capitate in gare particolari. Ibanez però dava una solidità difensiva importante. Quando mancano giocatori, manca solidità ma non sarebbe corretto dire che la solidità manchi solo per queste assenze. Deriva anche dallo spirito di squadra e il lavoro collettivo, è vero che abbiamo perso un po’di questo“.
Su questa falsariga, Mou ha così proseguito: “Ogni tiro prendiamo gol, al momento è questa la situazione ma non sto dicendo che è colpa di Rui Patricio. Capita in tutte le gare, anche con il Torino con il gol capitato sulla palla laterale. Si tratta del mio peggiore inizio ma è anche la prima volta che questa squadra gioca due finali europee di fila“.
“Loro hanno giocato 48 ore prima di noi e pure hanno avuto infortuni. Llorente ha spesso infortuni muscolari e non è una sorpresa che abbia avuto questo problema. Abbiamo questo gruppo e con questo gruppo dobbiamo uscire. Il mercato è chiuso in entrata e uscita. La rosa è questa, con le sue qualità e i suoi problemi. Non c’è tempo per piangere ma bisogna guardare avanti. Certamente fa male per il mio rapporto che ho con il mondo Roma ma domani siamo a lavoro di nuovo e la prossima gara offre sempre tre punti ma diviene molto molto importante per noi“.