Roma, a tutto Lukaku: il nuovo bomber di Mourinho svela il retroscena sulla chiamata e parla anche del rapporto con lo Special One.
Arrivato nella parentesi finalissima di un calciomercato caratterizzato ai piani alti di Trigoria dalla ricerca, a un certo punto quasi forsennata, di un centravanti che corroborasse le risorse offensive di Mourinho, Romelu Lukaku ha saputo dimostrare già in queste prime settimane di lavoro il valore e l’importanza che potrebbe avere con l’apporto della sua qualità ed esperienza.
Dopo la presentazione contro il Milan, cui fece seguito uno spezzone di gara giocato a buoni livelli ma non bastato ad evitare la sconfitta contro la compagine di Pioli, l’ex Inter ha pian piano cercato di trovare ulteriormente condizione, disputando buone gare con la Nazionale e mettendosi prontamente a disposizione contro Empoli e Sheriff.
Autore di una delle sette reti contro i toscani, Big Rom si è rivelato l’altro ieri decisivo nella trasferta europea, siglando il 2 a 1 della Roma e mettendo a disposizione di Dybala e colleghi fisicità e qualità che non poco aiuto potrebbero dare anche in futuro.
Lukaku, da Mourinho alla chiamata decisiva: le parole del nuovo attaccante della Roma
Adesso atteso dalla delicata trasferta di Torino di domani sera, Lukaku ha commentato ai canali ufficiali della Lega Serie A la trattativa che lo ha portato in giallorosso, parlando anche in generale del suo inserimento nel progetto Roma e del suo rapporto con Mourinho, con il quale aveva già avuto modo di lavorare in passato. A seguire alcuni degli stralci più importanti.
“Ho fiducia nella squadra, bisogna lavorare insieme per fare bene, restando umili e pedalando a testa bassa per migliorare ogni giorno. Questo è il mio modo di fare le cose, spero di aiutare la squadra a realizzare il massimo. Quando siamo stati vicini all’accordo, tanta gente ha iniziato a dirmi che le persone mi aspettavano. Io ero veramente concentrato per prepararmi bene per arrivare in forma: quando sono arrivato ho veramente voluto vivere il momento, che mi ha emozionato e dato stimoli per dare tutto me stesso per la Roma“.
“È bastata solo una chiamata, mi hanno chiamato i proprietari qualche giorno prima dell’accordo, abbiamo parlato circa mezz’ora dell’ambizione di questa società e poi da lì tutto è andato tutto molto velocemente. Adesso iniziano le cose serie. Da quando avevo undici anni volevo lavorare con Mourinho e adesso potrò farlo per la terza volta in carriera. Conosce bene me e la mia famiglia, così come io conosco lui. Insieme possiamo fare belle cose, è necessario lavorare e cercare di migliorare partita dopo partita”.