Sheriff-Roma, Mourinho svela cinque titolari

L’allenatore della Roma ha parlato alla stampa in vista della partita di Europa League contro lo Sheriff Tiraspol in programma per domani

Domani sera la Roma scenderà in campo per la prima giornata di Europa League. I giallorossi esordiranno nella seconda coppa europea in questa stagione dopo aver sfiorato la vittoria solo qualche mese fa. A Budapest la coppa era sembrata così vicina, ma solo uno scherzo del destino si è frapposto tra la festa delle migliaia ti tifosi giallorossi presenti e il trionfo. Una grande mano a far andare in questo modo le cose è stata data dall’arbitro Taylor, che ha effettuato delle scelte rivedibili, soprattutto in occasione del fallo da rigore non fischiato.

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José Mourinho, allenatore della Roma (Lapresse) – asromalive.it

Le proteste dei giallorossi si sono protratte per i mesi successivi e la rabbia è rimasta sia nei tifosi che nei calciatori. Questa energia, però, dovrà essere sfruttata bene da Mourinho, che da sempre da gestire i propri giocatori al meglio. Riuscire a incanalare tutta questa voglia di riscatto è fondamentale per non mancare all’appuntamento con Dublino. Intanto, in vista della partita la squadra è partita per raggiungere la Repubblica di Transinistria, dove si giocherà.

Al match non prenderanno parte alcuni giocatori come Chris Smalling e Lorenzo Pellegrini. I due non hanno recuperato in tempo per giocare e assisteranno alla partita da spettatori. Il primo è ancora alla rincorsa di una forma fisica che stenta ad arrivare ed è stato in difficoltà specialmente contro l’Hellas Verona.

Sheriff-Roma, le parole di Mourinho in conferenza

Il secondo, invece, ha subito un infortunio in Nazionale ed è tornato in anticipo dall’impegno con gli Azzurri. Torna tra i convocati invece Houssem Aouar, che è riuscito a smaltire le noie muscolari che lo avevano tenuto fuori dal campo contro l’Empoli domenica scorsa.

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José Mourinho (Lapresse) – Asromalive.it

Intanto, in vista della partita con lo Sheriff Tiraspol, Mourinho ha parlato in conferenza stampa davanti ai giornalisti.

Con il doppio centravanti ha giocato tre partite dal primo minuto, con la Sampdoria, col Milan e col Betis. Nella gestione degli attaccati e di un giocatore come Dybala, è possibile vedere domani come negli ultimi minuti con l’Empoli, Lukaku e Belotti insieme?
“Se l’obiettivo della tua domanda è sapere chi gioca domani io voglio dirti che gioca Karsdorp perché Kristensen non può giocare e senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik. Io ho bisogno di avere un difensore in panchina. Giocherò Mancini, Llorente e Ndicka e bisogna avere un difensore in panchina che è Celik. Se mi fai una domanda per sapere chi gioca io non te lo dico. Se mi chiedi riguardo la gestione strategica, io preferisco giocare con due attaccanti, ma uno di creatività. Per questo abbiamo giocato con Belotti-El Shaarawy o Dybala-Tammy. Mi piace di più”.

Con che spirito si comincia da Tiraspol dopo una finale persa? Con che spirito giocate e gioca Svilar?
“c0200 una stagione diversa da quella scorsa e la competizione è diversa. Io continuerò a dire fino all’ultimo giorno della mia carriera e ancora dopo che la finale di Budapest non l’abbiamo persa, Continuerò a dirlo a chi me lo chiederà. Però è una competizione nuova, partiamo da zero e l’obiettivo è qualificarci per la prossima fase. Lo scorso anno abbiamo cominciato con una sconfitta che mi ha messo in difficoltà, sia per la qualificazione sia per i playoff contro una squadra di Champions. Se possiamo vincere il girone sarebbe importante per noi. Se mi chiedi di Svilar ti rispondo solo perché sei venuto da Roma. Gioca lui perché ha giocato bene l’ultima gara, non abbiamo preso gol e non c’è nessuna critica per Rui Patricio”.

Lo Sheriff  una squadra modesta. È difficile dare una motivazione ai suoi giocatori?
“Abbiamo rispetto per tutti gli avversari. Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che dovevamo vincere. Abbiamo perso a Ludogorets la prima del girone e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa o principalmente in trasferta non è mai facile. Giochiamo contro un avversario, contro il pubblico, contro una motivazione speciale per una squadra che vuole qualificarsi alla prossima competizione. Giochiamo anche contro la storia perché hanno fatto cose incredibili in Champions. Non è facile e per questo giochiamo con una squadra forte. giocheranno Karsdorp, Mancini, Llorente e Ndicka. Sono quattro titolari. Abbiamo preso giovani e anche due giocatori che non sono mai stati con noi, ma non cominceranno loro. Giocheremo seriamente”.

Hai parlato di Budapest, hai una squalifica e perderai la partita domani. È un problema? Da dove vedrà la partita?
“Di sicuro è u problema perché non posso comunicare con la squadra. Non sarò in contatto con i giocatori. Mi metterò dove mi dirà lo Sheriff. Ho fiducia nella mia squadra e questo porterà al successo”.

A sensazione, per raggiungere la qualificazione in Champions è più facile percorrere il percorso italiano o quello europei?
“Non lo so. Tutti abbiamo avuto la sensazione che si potesse fare in campionato e nelle competizioni europee. Alla giornata 30 eravamo terzi e in quarti di finale di Europa League. Abbiamoa vuto infortuni importanti come quelli di Dybala e Smalling ed ecco lì’ che siamo andati in difficoltà. Anbiamo perso delle partite in campionato che in condizioni normali non avremmo perso e in finale abbiamo incontrato un squadra forte con le nostre stesse ambizioni. Quest0anno non riesco a dirti quale strada è più facile. Anche in Europa League ci sono molte squadrw forti. Non riesco a scegliere una competizione perché per me la prossima partita è sempre la più importante, quindi ad oggi è quella di domani la più importante”.

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