Insulti e minacce all’arbitro, arriva il comunicato del giudice sportivo: ufficia due punti di penalizzazione
La vita del direttore di gara si sa non è mai facile, a loro viene affidato uno dei mestieri più difficili e “infami”, ed il minimo errore rischia di pregiudicare un’intera carriera. Quello dell’arbitro è un lavoro difficile, con molti più nemici che amici, e troppo spesso si rischia di essere il principale capro espiatorio nel lunghi dibattiti che avvengono nei post partita.
Va anche detto che in tempi moderni come quelli che stiamo vivendo oggi un errore rischia di pesare ancora di più rispetto al passato, visto l’ausilio della tecnologia in campo, nata appunto per facilitare il compito di chi dovrebbe amministrare la partita.
Con l’introduzione del Var e della Goal Line Technology si pensava che negli anni si potessero limare in modo significativo gli episodi dubbi nel corso di un campionato, ma l’utilizzo che ne viene fatto troppo spesso si porta dietro più polemiche di quante sembra poterne risolvere.
A farne le spese sono come sempre gli arbitri, che sono chiamati a gestire il nervosismo in campo, nervosismo che non sempre viene contenuto, come dimostra questo assurdo caso successo in Italia, che ha portato ad una squalifica con pochi precedenti.
Insulti e minacce all’arbitro: UFFICIALE la penalità in classifica
Un episodio assolutamente da condannare accaduto durante il match valido per la prima giornata della promozione lucana, durante il match tra Scanzano e Pietragalla, con i padroni di casa che subiscono una penalizzazione di due punti in classifica, una multa di 200 euro e la squalifica del presidente e di alcuni dirigenti.
La penalizzazione è scattata a causa della condotta violenta da parte di alcuni dirigenti dello Scanzano, e addirittura del presidente della stessa società, aggravata dalle minacce di morte rivolte al direttore di gara ed il suo collega, come si legge dal comunicato ufficiale del giudice sportivo:
“Letti gli atti ufficiali di gara; Rilevato che a fine gara, DARTIZIO FRANCESCO, Dirigente accompagnatore della Società Scanzano si avvicinava al D.G. e con il dito alto indirizzato tra la bocca ed il naso gli rivolgeva frasi gravemente minacciose ed oltraggiose. Espulso, proseguiva con le offese e le minacce e poggiando una mano sul petto del D.G. lo colpiva con una manata al volto e su entrambe le labbra provocandogli forte dolore anche alla mascella con conseguente escoriazione del labbro inferiore e perdita di sangue che imbrattava la divisa di gioco.”
Il comunicato continua ricostruendo l’accaduto anche al di fuori del campo di gioco, negli spogliatoi dello stadio: “Accertato che il Presidente della società locale reiterava le minacce e le offese all’ingresso e negli spogliatoi dove vi accedeva indebitamente tirando dei pugni alla porta. Appurato che le minacce di morte da parte del Presidente nei confronti del D.G. proseguivano nel mentre lo stesso lasciava lo spogliatoio dove diverse persone non in distinta e non autorizzate, riconducibili alla compagine locale vi stazionavano indebitamente avendo avuto libero accesso dal cancello che collega il terreno di gioco alla tribuna lasciato incustodito ed aperto