Ritorno Nainggolan alla Roma e contratto a gettone: “Posso dare qualcosa”, ecco l’annuncio del grande ex.
Tra i giocatori più importanti del recente passato giallorosso, Radja Nainggolan ha da tempo mantenuto un ruolo quasi speciale nel cuore dei tifosi, alla luce di una grinta e una cattiveria in campo in grado di riflettere bene la fame e la voglia di vittoria di una piazza che lo ha sempre sostenuto e cullato.
Al di là di un rapporto divenuto pian piano sempre più dialettico con la vecchia dirigenza, il belga non ha mai nascosto il proprio amore e affetto per Roma e la Roma, da lui salutate per volontà non del tutto personali prima di un approdo all’Inter rivelatosi poi meno importante e felice di quanto Spalletti e colleghi si aspettassero. Attualmente svincolato, la carriera post-Roma del Ninja ha oscillato tra punti più e meno alti, mai in grado però di portarlo a toccare quei picchi che, soprattutto durante la gestione dell’attuale CT dell’Italia, lo avevano reso tra i migliori elementi del suo ruolo, forse non solo in Italia.
Dopo gli spostamenti tra Milano, Cagliari e Ferrara, Nainggolan è ad oggi senza contratto ma nelle tante parole spese durante la diretta di ControcalcioTv si è detto ancora desideroso di giocare, lasciando intendere di attendere eventuali chiamate da squadre interessate alle sue prestazioni. Gli argomenti toccati hanno abbracciato una pluralità di fattori, tra cui diversi relativi al mondo Roma.
Contratto a gettone con la Roma, rapporto con Spalletti e tanto altro: le parole di Nainggolan
“Facendo un confronto con la mia Roma non vedo questa squadra dominare come facevamo noi. Adesso hanno preso Lukaku ed acquisiranno una mentalità vincente ed importante: con lui l’Inter ha vinto lo scudetto. Se segna 30 reti è chiaro che si aprono nuovi scenari per lui. Può fare molto bene in questa squadra poi va capito il futuro, perché è di proprietà del Chelsea“.
“Spalletti merita tutto quanto raccolto fino ad oggi; alla Roma ha sempre mostrato un calcio molto bello, a Napoli ha vinto uno scudetto strameritato. Sulla questione Totti, noi avevano un obiettivo di squadra e dovevamo fre il bene della della Roma. Francesco non si aspettava il poco minutaggio che gli fu concesso ma sono dinamiche del calcio; sono amico di entrambi”.
“Mi sono solo pentito di essere andato via perché c’era una persona che aveva il ruolo di direttore e che voleva mandarmi via a tutti i costi. Ma se avessi saputo che sarebbe andato via dopo cinque mesi, avrei resistito. Sono fatto così, non posso stare con chi non mi vuole. Per la Roma sono disposto a giocare con un contratto a gettone. Vedo giocatori forti in questa squadra ma penso possa dare qualcosa anch’io. Io in campo le sfide le ho sempre vinte e questa me la giocherei. Posso giocare regista, mezzala, trequartista; ho giocato in ogni ruolo in carriera. Adesso si gioca con la testa“.