Calciomercato Roma, il procuratore è uscito allo scoperto dopo il passaggio del calciatore all’Inter di Simone Inzaghi. Ecco la chiamata che ha sbloccato l’affare in favore dei nerazzurri.
Nuovo retroscena sul calciomercato estivo della Roma svelato in diretta tv. Il procuratore del calciatore, dopo la firma con l’Inter di Simone Inzaghi, esce allo scoperto sulla trattativa che ha coinvolto direttamente il club giallorosso. Prima dell’ingaggio di Romelu Lukaku, il cui arrivo ha fatto esplodere di gioia la piazza romanista, Tiago Pinto aveva bussato alla porta di un club di Serie A per consegnare un altro nome a José Mourinho.
La sessione estiva di calciomercato in casa Roma è stata caratterizzata anche dalla caccia al nuovo bomber. Dopo il duro infortunio in cui è incappato Tammy Abraham, sono stati tantissimi i nomi accostati alle manovre di Tiago Pinto. Il lungo stop del centravanti inglese ha stravolto i piani del dirigente giallorosso, accostato in prima battuta ai nomi di Alvaro Morata e Gianluca Scamacca. Le piste poi sono naufragate, da un lato lo spagnolo è stato blindato dalla valutazione economica dell’Atletico Madrid, dall’altro l’ex giallorosso è stato acquistato dall’Atalanta. Proprio in casa orobica si era accesa la pista Duvan Zapata, finito poi al Torino. Un’altra trattativa invece era stata imbastita con il Bologna per Marko Arnautovic.
Calciomercato Roma, l’agente di Arnautovic allo scoperto: la chiamata decisiva con Ausilio
L’attaccante austriaco alla fine ha firmato con l’Inter, mentre la Roma ha piazzato il colpo Lukaku, facendo esplodere di gioia la piazza giallorossa. Sulla trattativa che ha coinvolto il centravanti austriaco, è intervenuto in diretta tv il fratello e procuratore di Arnautovic.
Danijel Arnautovic, fratello e procuratore del centravanti austriaco, ha parlato del proprio assistito ai microfoni di Servus Tv, svelando la richiesta della Roma al Bologna. Le parole dell’agente: “Avevamo già parlato con due top club italiani, l’Inter in quel momento non era nemmeno nei radar e il Bologna aveva già detto no alla Roma perché non poteva trovare il sostituto.”
Poi la svolta verso l’Inter: ho visto che ai nerazzurri serviva un attaccante perché, in quel momento, ne aveva solo due in rosa e questo non basta quando si gioca la Champions League. Allora ho scritto al direttore sportivo dicendogli: ‘So cosa ti serve e ho quello che ti serve. Non ha risposto subito, anche se lo conosco da 14 anni e siamo davvero amici. Ma poi ha chiamato, abbiamo chiarito tutto, quindi il Bologna ha accettato l’offerta.”