Roma-Milan, sentenza Marelli che ha spiegato il contatto che ha dato il rigore ai rossoneri e che ha aperto il match. Ecco le sue parole
Ieri la Roma ha trovato, purtroppo, la seconda sconfitta della stagione dopo la caduta di Verona. Il Milan ha espugnato l’Olimpico dando un senso di superiorità soprattutto nel primo tempo. Certo, il match è stato sbloccato da un rigore dopo sette minuti per un fallo di Rui Patricio su Loftus-Cheek. Non ravvisato inizialmente da Rapuano, che è stato richiamato dal Var.
Mourinho non ha mai avuto dubbi, urlando “vergogna” dalla panchina. E anche l’ex arbitro Marelli, che analizza gli episodi per Dazn, ha spiegato quella che è la sua posizione. Ecco quello che ha detto l’ex direttore di gara entrando nel merito, ovviamente, di questo episodio.
Roma-Milan, la sentenza di Marelli
Secondo lui, questo episodio farà molto discutere. Soprattutto per un motivo: un contatto tale che, se non ravvisato subito dall’arbitro, e che lo lascia abbastanza perplesso, è l’utilizzo proprio dalla tecnologia. “Opinione personale” dice Marelli. Confermando però quella che è la sensazione di adesso, un utilizzo della tecnologia che non aiuta gli arbitri per la confusione che c’è attorno ad essa.
In ogni caso poi il rigore è stato assegnato e che spaccato il match. E ha indirizzato la partita contro un Milan che comunque non nell’arco della partita, soprattutto nel primo tempo, ha fatto vedere di essere più avanti della Roma. Una Roma comunque sfortunata, in generale, per l’infortunio di Aouar, e anche perché ha preso sei gol in 8 tiri nello specchio della porta.