Arbitri e VAR, provvedimento immediato in Serie A

Arbitri e Var, arrivano i primi provvedimenti in questa stagione. L’Aia ha ammesso l’errore. Ecco quello che sta succedendo

Seconda giornata di campionato e subito polemiche arbitrali. Alla prima molte cose per un certo verso erano filate lisce, ma il tempo buono è durato solamente una settimana. Polemiche infinite, soprattutto dopo l’errore evidente di Di Bello in Juventus-Bologna, che ha portato l’amministratore delegato degli emiliani a commentare in maniera potente il fatto alla fine del match, e che ha portato Thiago Motta a fare scena muta dopo domande sull’episodio.

Arbitri e VAR, provvedimento immediato in Serie A
Rocchi (Lapresse) – Asromalive.it

Adesso a prendere la parola ci ha pensato l’Aia, così come riporta l’Ansa, che ha commentato l’accaduto. “Lo sbaglio è chiaro. Il rigore non concesso al Bologna ieri per il fallo dello juventino Illing jr. su Ndoye è un errore evidente, prima dell’arbitro e poi dei due uomini in sala Var”. Insomma, non si salva nessuno.

Arbitri e Var, subito sospensioni

“A quanto apprende l’ANSA, in ambito associazione arbitrale si ritiene che il primo a non aver interpretato a dovere la dinamica, peraltro lampante, dell’episodio è stato Di Bello. E nella linea data dal designatore Rocchi c’è che la responsabilità delle scelte è principalmente del direttore di gara. La convinzione tecnica dell’Aia è che contrariamente a quel che si pensa è più facile per un arbitro bravo capire un’azione di quanto non lo sia di fronte a un monitor. Detto questo è probabile che i tre, Di Bello, Fourneau e Nasca vengano fermati per uno o due turni, ma l’orientamento di Rocchi è quelli di sospendere gli arbitri soprattutto per questioni disciplinari”.

Arbitri e VAR, provvedimento immediato in Serie A
Di Bello (Lapresse) – Asromalive.it

Subito stop quindi per alcuni direttori di gara che alla seconda giornata hanno fatto degli errori. Errori che quindi vengono certificati anche dall’associazione arbitrale. Non che ce ne fosse bisogno, comunque. Quello che s’è visto era sotto gli occhi di tutti.

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