La Roma era a un passo dal prendere il giocatore che, invece, è stato bloccato dall’Atalanta in questi giorni di calciomercato
La fumata bianca è stata smorzata sul nascere, con la Roma che aveva in mano Duvan Zapata. L’attaccante colombiano sarebbe stato il prossimo centrale offensivo che Mourinho chiede da settimane, ma che ancora non è approdato a Trigoria. Tiago Pinto era finalmente riuscito a trovare il profilo giusto a basso costo per accontentare lo Special One e invece ha visto la trattativa sfumare sotto i suoi occhi.
La colpa non è di certo del general manager, che sta facendo tutto il possibile per colmare questa lacuna creatasi dopo l’infortunio di Tammy Abraham. Se si deve cercare un colpevole in questa situazione è da trovare a Bergamo nell’Atalanta. Ad essersi tirati indietro, infatti, sono stati gli orobici che chiedevano circa 10 milioni per cedere il colombiano. I primi dubbi sulla sua partenza, però, sono nati dopo la sua convocazione per la prima di campionato contro il Sassuolo.
Nel match con i neroverdi, l’ex Napoli è sceso in campo dal primo minuto per essere poi sostituito nella ripresa. Nonostante l’infortunio di El Bilal-Toure, Gasperini avrebbe potuto schierare un altro attaccante presente in rosa. Invece ha preferito affidarsi ancora a Zapata, dimostrando quanto sia importante nelle sue gerarchie.
Calciomercato Roma, l’Atalanta chiude per Zapata: tempi troppo stretti
Così, nella giornata di ieri l’agente di Zapata ha incontrato l’Atalanta per far sbloccare la trattativa e permettere il passaggio del trentenne alla Roma. Un tentativo che, però, non è andato a buon fine visto che si è concluso con la chiusura totale della trattativa con conseguente permanenza a Bergamo del giocatore.
A svelare il motivo di tale dietrofront è stato il Corriere dello Sport, che afferma come la Roma abbia presentato un’offerta che rispettava le richieste del club nerazzurro. Il poco tempo a disposizione però ha spaventato la Dea che ha preferito tirarsi indietro. Ora i nomi disponibili e per cui la Roma può fare passi in avanti sono pochi, così come i giorni a disposizione per Pinto, che deve correre ai ripari.