Squalifica di un anno, l’Uefa non perdona

Squalifica di un anno, l’Uefa usa il pugno duro e non perdona. Ecco la decisione arrivata oggi dopo i fatti successi lo scorso 8 agosto

La Uefa non perdona e usa il pugno duro, di ferro, contro i tifosi della Dinamo Zagabria. Il tutto per i fatti dello scorso 8 agosto ala viglia del match di qualificazione alla Champions League tra Aek Atene e appunto i tifosi croati. Un tifoso greco di 22 anni, in quell’occasione, negli scontri che ci sono stati, ci ha rimesso la vita.

Squalifica di un anno, l'Uefa non perdona
La Uefa ha usato il pugno duro (Lapresse) – Asromalive.it

“L’Uefa deplora con la massima fermezza gli spaventosi incidenti che si sono verificati ad Atene e che hanno provocato la perdita di una vita. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della vittima, all’AEK Atene FC e ai suoi tifosi, e ribadiamo che la violenza non ha posto nel nostro sport e ci aspettiamo che i responsabili di questo terribile atto siano arrestati e consegnati alla giustizia al più presto“. Questo era stato il commento del massimo organo calcistico europeo il giorno successivo, e anche la partita era stata rinviata.

Squalifica di un anno, Dinamo senza tifosi

Il match si è giocato qualche giorno fa e avanti, in Champions League, ci è andata la formazione di Atene che cercherà l’accesso alla fase a gironi. Mentre la Dinamo, che per un anno quindi giocherà senza nessun tifoso in trasferta, nei playoff di Europa League se la vedrà contro lo Sparta Praga.

Squalifica di un anno, l'Uefa non perdona
Scontri tra tifosi (Lapresse) – Asromalive.it

Pugno duro quindi – ma anche giusto aggiungeremmo noi – per un evento così tragico che ha fatto perdere la vita ad un ragazzo. In casi così eclatanti è giusto usare tutti quelli che vengono ritenuti i provvedimenti da prendere. Anche contro i tifosi in questo caso. Sì, è vero, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Ma un fattaccio del genere non può passare in sordina.

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