Rivoluzione in arrivo nella classe arbitrale italiana. Dopo il ‘caso’ Mourinho arriva l’addio alla Serie A: ecco tutti i dettagli
Quasi un mese è passato dalla chiusura della stagione della Roma. La squadra giallorossa ha chiuso il secondo anno a guida José Mourinho con il sesto posto in Serie A e la finale di Europa League, sfiorata dai giallorossi a Budapest. La stagione da poco conclusa verrà ricordata per le tante frizioni avute tra lo Special One e la classe arbitrale, anche fuori dai confini nazionali. Dopo il caso che ha coinvolto l’allenatore della Roma arriva l’addio al massimo campionato italiano.
Non ha mai avuto un rapporto semplice con la classe arbitrale mister José Mourinho. La stagione calcistica terminata nelle scorse settimane ha acuito ancora di più la tensione tra i direttori di gara e lo Special One. Basti pensare a quanto accaduto a Budapest, durante la finale di Europa League. L’arbitraggio del britannico Anthony Taylor ha scatenato diverse polemiche, con decisioni che hanno agevolato non poco la vittoria del Siviglia ai calci di rigore. Anche in Italia c’è stata una lunga scia di polemiche che ha investito il tecnico della Roma ed i fischietti della Serie A.
Rivoluzione arbitri, dal ‘caso’ Mourinho alla bocciatura: l’Aia lascia fuori Marco Serra
E José Mourinho paga salato il conto delle proprie battaglie contro torti ed errori arbitrali. Il tecnico della Roma ha subito una doppia squalifica, prima in Europa dopo il post partita di Budapest poi in Serie A per il ‘caso’ Chiffi. C’è stato un altro caso che ha fatto tanto rumore nella passata stagione, che ha coinvolto Marco Serra.
L’arbitro della sezione di Torino è stato bocciato dai vertici dell’ Aia in vista della prossima stagione, risultando tra i peggiori in graduatoria. Come sottolineato dal ‘Corriere dello Sport’, Marco Serra non dirigerà più gare nel campionato italiano. Serra fu il quarto uomo nella sfida della Roma in casa della Cremonese e rivolse parole offensive nei confronti di José Mourinho. L’arbitro piemontese paga non solo lo specifico episodio ma anche la gestione pubblica dell’evento dopo la denuncia dello Special One.