Insulti razzisti in campo, UFFICIALE: match sospeso, restano negli spogliatoi

L’increscioso episodio di razzismo ha letteralmente fatto il giro del web. A farne le spese è stato Michael Boxall. Ecco cosa è successo.

Razzismo come piaga sociale che continua, purtroppo, a far parlare di sé. Una sfida di calcio, in questo caso un’amichevole, è stato teatro di nuovi episodi di questo genere.

Insulti razzisti in campo, UFFICIALE: match sospeso, restano negli spogliatoi
Nuova Zelanda (LaPresse) – Asromalive.it

L’episodio in questione si è materializzato nel corso di Qatar-Nuova Zelanda, interrotta sul risultato di 0-1 a favore degli ospiti per via della rete messa a segno da Marko Stamenic. I neozelandesi hanno deciso di non continuare la partita alla luce degli insulti razzisti rivolti ad un loro compagno di squadra Michal Boxall. Come annunciato da una nota ufficiale diramata dagli isolani, infatti, un calciatore del Qatar avrebbe rivolto a Boxall insulti razzisti e, visto il mancato provvedimento del direttore di gara, la Nuova Zelanda ha deciso di non continuare la gara al termine dei primi 45 minuti di gioco. Un messaggio chiaro di solidarietà lanciato all’indirizzo di Boxall che, ribadiamolo, sarebbe stato oggetto di insulti razzisti.

Ecco la nota della Nuova Zelanda: “Michael Boxall ha subito abusi razzisti durante la prima metà della partita da un giocatore del Qatar. Non è stata intrapresa alcuna azione ufficiale, quindi la squadra ha deciso di non uscire per la seconda metà della partita.”

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