La Roma e il complotto arbitrale: questa mattina sulla questione ha preso la parola il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Ecco le sue parole
La stagione si è chiusa ufficialmente sabato scorso, con la terza sconfitta in altrettante finali per le italiane, quella dell’Inter in Champions League contro il Manchester City. E tra queste tre italiane c’era anche la Roma di Mourinho, che a Budapest ha perso ai rigori contro il Siviglia.
Un match sicuramente caratterizzato da errori arbitrali che alla fine hanno fatto la differenza, soprattutto quel tocco di mano di Fernando in area che a tutti è sembrato rigore tranne che a Taylor, che invece ha lasciato proseguire non andando a controllare nemmeno al monitor quello che era successo, fidandosi dei suoi collaboratori. Le polemiche ci sono state, e anche tante, e in alcune occasioni – anche se in maniera sporadica – si è parlato pure di “complotto” contro la Roma. Nel merito della questione, a domanda specifica, ha parlato il presidente della Figc Gabriele Gravina, che è intervenuto questa mattina a Radio anch’io lo Sport su Radio Rai Uno.
La Roma e il complotto, le parole di Gravina
A domanda specifica, se c’è un problema arbitrale con la Roma, Gravina ha risposto in questo modo: “No no assolutamente, usciamo da questi equivoci, lasciamo perdere queste illazioni che fanno male a chi pensa a questa sorta di complotto. La Roma è una grandissima società, sa benissimo che gli arbitri sono arbitri e andando ad analizzare i singoli episodi ci possono essere degli episodi contrari. Abbandoniamo questa sorta di ipotesi di complotto che fa male e crea alibi a chi eventualmente deve andare a verificare alcuni errori”.
Insomma il pensiero di Gravina è chiaro e non lascia spazio particolare a quelli che possono essere dei commenti diversi. A chiare lettere, il massimo dirigente del calcio italiano ha rispedito al mittente la possibilità che ci possa essere un “complotto” o qualcosa che si avvicini. Rimangono però gli errori. E quelli, purtroppo, non li può cancellare nessuno.