L’arbitro di Roma-Spezia ha commesso diversi errori che hanno cambiato l’andamento della gara, poi vinta grazie alla rete di Dybala
Sarà ancora una volta, anche per la prossima stagione Europa League. La Roma ha concluso la stagione di Serie A con una vittoria sullo Spezia, che ha cercato fino all’ultimo di vincere ed evitare lo spareggio con il Verona. La retrocessione in Serie B, infatti, sarà decisa da uno scontro diretto tra le due squadre. che dovranno giocare ancora un’ultima partita prima di conoscere il loro destino.
La partita della Roma è stata, come al solito in queste ultime settimane, molto difficile e combattuta, capace di tenere i tifosi incolati allo schermo in ansia per tutti e 90 i minuti. Questo sentimento, poi, è stato aumentato dalla rete di Federico Chiesa, che ha permesso alla Juventus di vincere 1-0 sull’Udinese. In caso i giallorossi non avessero vinto, infatti, i bianconeri avrebbero messo la freccia per il sesto posto, superandoli nonostante la penalizzazione.
Invece è servito il solito Paulo Dybala a decidere la partita. L’attaccante, che ha cercato di imprimere la propria firma alla partita, ha segnato il gol vittoria. Dal dischetto di rigore il numero 21 è partito con sicurezza e ha infilato Zoet, che era riuscito a intuire la direzione, ma non ha toccato. Nulla da fare per l’olandese, che è stato costretto a raccogliere la palla in fondo alla rete.
Roma-Spezia, che errori Maresca: la partita gli sfugge subito
Protagonista in negativo della serata è stato l’arbitro Maresca, la cui prestazione non è stata delle migliori. Il fischietto di gara, infatti, non ha visto diversi episodi, sanzionandone altri. Non la miglior direzione per il quarantaduenne di Napoli, che chiude con un’insufficienza.
Il voto è lontano dal 6, ma Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport hanno due metri di giudizio diversi. Il primo da un 5 al fischietto di Napoli, che non ha utilizzato lo stesso metro per tutta la partita. Il secondo, invece, boccia totalmente la prestazione del napoletano, assegnando un bel 4. Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto il mancato calcio di rigore su Dybala, che viene arpionato in area. Nella stessa azione c’era anche un fallo da penalty su Pellegrini.