Roma, il discorso dei Friedkin alla squadra e a Mourinho. Futuro ancora tutto da scrivere, con lo Special One al centro dell’attenzione.
La posizione del tecnico portoghese rappresenta attualmente una delle vicende in grado di generare le maggiori attenzioni in casa giallorossa, alla luce di una scadenza contrattuale fissata nel 2024 che da mesi non rassicura una piazza unitasi quasi all’unisono in modo viscerale al proprio allenatore.
Cosa sarebbe stato di quest’ultimo in caso di vittoria dell’Europa League non ha senso chiederselo e, forse, trasportati da un entusiasmo stroncato solamente da una gestione arbitrale non proprio felice, gli stessi tifosi della Roma avrebbero affrontato la vicenda con una leggerezza d’animo certamente più evidente e importante rispetto a quella attuale.
Se il timore di molti, dopo la sconfitta di Budapest, era quello di vedere Mourinho annunciare il proprio addio ai microfoni, l’evoluzione dello scenario sembrerebbe aver seguito fin qui un canovaccio ben diverso. Con una correttezza e una trasparenza ormai topiche dello Special One, il portoghese ha sottolineato la sua volontà di rimanere nella Capitale, previo il rispetto di condizioni che mettano lui e la Roma tutta a poter ambire a qualcosa di più importante.
Roma, dialogo Mourinho-Friedkin per un futuro ancora insieme
Emblematica la richiesta quasi urlata di avere “di più” nella conferenza stampa post gara dello stesso mercoledì, in grado di far emergere la radicata posizione di Mourinho a Roma ma, al contempo, l’evidente necessità di quest’ultimo di vedersi tutelato per poter continuare a operare in questa piazza.
I discorsi, ovviamente, non sono da circoscriversi unicamente al calciomercato, destinato nei prossimi mesi a seguire un andamento attento e razionale, nonché limitato dai mancati introiti Champions. Il discorso di Mourinho è risultato ben più ampio ed ha abbracciato una molteplicità di fattori che potrebbero dunque essere spiegati dalle prossime richieste ai Friedkin.
Si è già detto della necessità di una figura dirigenziale che rappresenti il club insieme a Mourinho, deresponsabilizzando quest’ultimo da quel ruolo di manager assoluto che lo ha portato fin qui ad essere un qualcosa di ben più importante rispetto alle uniche e sole mansioni di allenatore.
Su tale fronte, non sfuggano gli ultimi aggiornamenti de Il Corriere dello Sport, a detta dei quali i Friedkin non intendono assolutamente esonerare Mourinho. Dan e Ryan sono reduci in queste ore dal breve confronto con squadra e allenatore ieri mattina, quando nei meandri di Trigoria si sono detti orgogliosi del percorso della squadra e del suo allenatore. Un segnale di disgelo, certo, che non risulta però ancora sufficiente per l’allineamento di visioni tra proprietà e mister.
Dopo il breve confronto di venerdì, sarà necessario un nuovo dialogo, incentrato sulla programmazione della prossima stagione, sia tecnica che societaria. Fondamentale, come detto, una modifica all’organigramma finalizzata al tutelare maggiormente la posizione di Mourinho, a sua volta ben lungi dal voler rompere con i Friedkin. Entrambe le componenti sono consapevoli che una separazione non avrebbe senso in questo momento, così come però il continuare insieme senza il rispetto delle richieste del mister.