Processo Juventus, ultim’ora ufficiale: ecco le motivazioni che hanno portato al meno dieci in classifica per la squadra di Massimiliano Allegri
Oggi la Juventus potrebbe sapere il proprio futuro per quanto riguarda il filone d’inchiesta sulla manovra stipendi. E mentre c’è l’udienza in corso, sono state rese note le motivazioni che hanno portato, la scorsa settimana, ai 10 punti di penalizzazione contro la squadra allenata da Massimiliano Allegri.
Intanto ribadiamo perché si è anticipato il processo che inizialmente era previsto il 15 giugno: la Juventus ha chiesto di anticipare i tempi cercando anche di trovare un accordo, un patteggiamento con la Procura Federale. E questo dovrebbe arrivare oggi, visto che l’udienza come detto è in corso e nella giornata di oggi dovrebbe arrivare ufficialità. Vedremo quello che succederà ovviamente. Ma intanto andiamo a vedere quelle che sono state come detto le motivazioni che hanno portato al meno dieci.
Processo Juventus, ecco le motivazioni ufficiali
In uno dei passaggi del documento che ripercorre le tappe che hanno portato a quantificare la sanzione contro la società del presidente Ferrero, si legge questo: ““1) Fabio Paratici, 30 mesi di inibizione: pesano 4 punti di penalizzazione; 2) Andrea Agnelli, 24 mesi di inibizione: pesano 3 punti di penalizzazione, atteso il ruolo rivestito di Presidente del CdA e legale rappresentante della società; 3) Maurizio Arrivabene, 24 mesi di inibizione: pesano 2 punti di penalizzazione; 4) Federico Cherubini 16 mesi di inibizione: pesa 1 punto di penalizzazione”. Insomma, dei punti per ogni dirigente inibito.
“Conclusivamente la sanzione della penalizzazione di 10 (dieci) punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati”. La riduzione quindi dei quindici punti prima inflitti è dovuta al fatto che un paio di dirigenti, tra i quali Nedved, sono stati assolti.