Dalla qualificazione in Champions al volo prenotato, Mourinho tocca tanti punti anche in conferenza stampa. Le sue parole dopo Roma-Salernitana.
Al netto del rammarico per i due punti persi quest’oggi, resta in casa Roma grande consapevolezza per quanto di buono fin qui costruito. La finale di Europa League, la seconda di fila in soli due anni nella Capitale, non può che rappresentare un grande traguardo da parte di Mancini e colleghi, attesi adesso da un appuntamento potenzialmente storico fra poco più di una settimana. Alla luce di Siviglia-Roma, tante disamine legate alla gara odierna con la Salernitana hanno abbracciato anche valutazioni in vista del 31 maggio.
Come da poco riportatovi, Mourinho ha parlato ai microfoni Dazn esponendosi con chiarezza su Dybala e sulla penalizzazione legata alla Juventus, rincarando poi la dose su plurime questioni anche nei meandri dello Stadio Olimpico, in occasione della conferenza stampa post-match. “La partita è stata difficile, con un avversario che ha giocato come fosse una finale, giustamente. Abbiamo fatto tanti cambi, che non cambiano però la nostra onestà, i principi di base della squadra, serietà e umiltà. Cambia però la qualità: Nel secondo tempo abbiamo fatto dei cambi e siamo migliorati”.
“Io certamente non ho parlato della Champions come obiettivo della Roma, cerco sempre di essere onesto e non mi piace vendere fimo e non ho mai asserito che la Roma fosse candidata alla Champions League”.
“Parlano di Champions squadre top che non sono arrivate alla finale di Europa League quali Arsenal, United, Barcellona, Sporting e Juventus. Squadre top. L’unica cosa che mi gioco nella finale è la finale, niente di più. E ci sono allenatori, giocatori, club, che giocano una sola finale europea nella vita e sono fortunati. Immagina noi a farne due di fila. Questo per me è una grande stagione, perché diventa storica in ogni caso”.
Pinto è il direttore, io l’allenatore. Siamo molto amici ma ciò non toglie che possiamo avere opinioni diverse. La Champions con 7 milioni spesi sul mercato sarebbe più di un miracolo: è come Gesù Cristo che è andato a Roma ed è andato a fare una passeggiata al Vaticano“. La chiosa, poi, su un possibile addio:“L’addio per me è ora per due giorni di vacanza, devo prendere l’aereo. Ciao ciao”.
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