L’arbitraggio di Orsato non è stato dei migliori in Bologna-Roma, con un rigore chiaro che non è stato assegnato ai giallorossi
Ieri la Roma ha pareggiato 0-0 contro il Bologna nonostante la formazione baby schierata contro i rossoblù. Mourinho, infatti, ha preferito mantenere le energie in vista della partita con il Bayer Leverkusen, valida per la semifinale di Europa League. Riuscire ad ottenere un risultato positivo in Germania giovedì è fondamentale e per questo motivo José ha preferito non schierare i giocatori titolari.
Per questo motivo, dal primo minuto è stato Mile Svilar a difendere i pali della porta giallorossa, con Celik, Cristante e Ibanez come terzetto difensivo. A centrocampo, invece, si è visto sulla destra Filippo Missori, mentre sull’altra fascia c’era Zalewski. Al centro Wijnaldum, Camara e Tahirovic. Tandem d’attacco, invece, Solbakken e Belotti, che però non sono riusciti a incidere come tuti speravano. Grande prestazione dei giovani della Primavera e delle riserve, ma il Bologna è riuscito a difendere bene i tentativi romanisti.
Un solo punto da questa partita che avrebbe permesso alla Roma di accorciare la classifica per la corsa alla Champions League. entrare nella prossima annata nella corsa alla coppa dalle grandi orecchie è l’obiettivo della squadra e raggiungerlo è fondamentale per le sorti del campionato.
Bologna-Roma, Orsato si perde un rigore
La partita sarebbe potuta andare in modo molto diverso, con la Roma che avrebbe potuto portare a casa i tre punti. Gli episodi per farlo non sono stati molti, ma a diminuirne il numero è stato anche l’arbitro Orsato, che ha condotto una partita senza lode e senza infamia, nonostante qualche errore.
Il più clamoroso è il mancato rigore su Ibanez. Come riportano Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport, il fischietto di Schio non ha punito l’intervento di Lykogiannis sul numero 3 giallorosso. L’ex Cagliari ha fermato l’argentino con una gomitata al volto che doveva essere sanzionata. Il Var non ha aiutato il direttore di gara, che ha lasciato correre. Discorso diverso per l’intervento di Sosa su Solbakken al 7′ del primo tempo, perché lì il centrale allarga il braccio, ma non colpisce forte il norvegese.