Addio Mourinho, PSG decisivo e “premio” Friedkin per il sì ad Al-Khelaifi.
Della posizione di José si parla e discute da non poco tempo, alla luce di un contratto in scadenza nel 2024 e di una posizione nella Capitale che, almeno rispetto alla proprietà, non sembra più solida come un tempo. A circa due anni di distanza dalla nascita di un inatteso quanto felicissimo rapporto con il club texano, lo Special One è apparso in queste settimane più distaccato rispetto alla proprietà, senza però per questo non manifestare vicinanza a piazza e giocatori, rispetto ai quali si è detto orgoglioso e desideroso di dare sostegno fino all’ultimo minuto di questa stagione.
La sorta di deadline comunicata dal mister dopo il pareggio con il Monza resta tutt’altro che ufficiale o da confermare, dal momento che la posizione contrattuale, seppur non comodissima, garantisce almeno sulla carta ai Friedkin una permanenza dello Special One per almeno un’altra stagione. Al contempo, va evidenziato come le voci circa un possibile addio sono aumentate di non poco nel corso di queste settimane rappresentanti il rush finale di un campionato che, potenzialmente, ha ancora tanto da offrire.
Addio Mourinho e futuro al PSG: “premio” Friedkin per l’impresa storica di Al-Khelaifi
I motivi di un eventuale addio, se addio sarà, verranno sicuramente chiariti con il tempo e dai diretti interessati. Per ora, la professionalità e il legame quasi viscerale creato da Mourinho con la propria gente e una squadra che sta cercando di superare difficoltà e imprevisti, lascia intendere come ci sia concentrazione massima su queste battute finali di stagione.
Dopo di che, anche in base a quel walzer di panchine che interesserà diversi club europei e italiani, sarà possibile comprendere la decisione circa il rapporto e un suo eventuale proseguimento tra Mourinho e la Roma. In queste ore, come raccontatovi, dalla Francia è stato riferito di un interesse veemente del PSG per l’ex Tottenham, concretizzatosi nei contatti tra il club transalpino e Jorge Mendes.
A commentare la vicenda è stata in queste ore anche “La Gazzetta dello Sport”, che ha parlato di ‘Gelo Friedkin’, etichettando con quest’espressione la serenità con la quale Mourinho sembrerebbe stare affrontando questo momento di grande difficoltà, forte, forse, di quell’asso chiamato PSG che rappresenterebbe per lui ennesimo presupposto per una conquista storica, la Champions League tanto inseguita e sognata dal ricchissimo club di proprietà saudita.
Proprio gli ottimi rapporti che intercorrono tra i Friedkin e Al-Khelaifi, rivelatisi decisivi per l’affare Wijnaldum la scorsa estate, potrebbero giustificare una via d’uscita abbastanza limpida, con una sorta di premio per Mourinho da parte del club giallorosso, in nome di una scadenza che, almeno da contratto, risulterebbe vicina ma non imminente.