Roma, trattativa con gli arabi e 800 milioni: i Friedkin hanno già deciso

Trattativa tra i Friedkin e gli arabi: gli ultimi aggiornamenti parlano chiarissimo sulle intenzioni della presidenza circa il futuro della Roma.

Le tante notizie di queste settimane hanno interessato soprattutto questioni di campo e, consequenzialmente, di un calciomercato destinato prossimamente a intrecciarsi anche con i piazzamenti ottenuti sul campo da parte degli uomini di Mourinho. Pur avendo palesato importanti e sfortunate defezioni, Pellegrini e colleghi si sono però altresì distinti per qualità importanti e aspetti dai quali ripartire il prossimo anno.

Roma
Dan e Ryan Friedkin (LaPresse) – asromalive.it

Le scelte prossime in casa giallorossa, però, in queste ore sono sembrate andare anche in direzioni più ampie rispetto alle sole questioni di natura squisitamente calcistica. Ci riferiamo agli aggiornamenti legati ad una possibile trattativa dei Friedkin con ricche realtà arabe, interessatesi al club giallorosso, prelevato dai texani circa tre anni fa. Il modus operandi della nuova proprietà si è sempre distinto per concretezza e serietà di intenzioni, emerse in operazioni attente e ben ponderate, oltre che un pragmatismo silente quanto necessario in una piazza come quella capitolina.

Roma, trattativa dei Friedkin con la cordata degli arabi: nessun cambio al timone

Proprio sulla possibile trattativa, da “La Gazzetta dello Sport” arriva una ricostruzione importante che permette di vedere con chiarezza in una situazione emersa a sorpresa nel corso di queste ore, generando attesa e curiosità, anche in un momento così delicato e ricco di impegni sul campo.

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Dan e Ryan Friedkin (Lapresse) – asromalive.it

La volontà dei Friedkin, stando a quanto si legge, resta quella infatti di rendere grande la Roma, come emerso da esborsi e interventi che hanno permesso di registrare circa 800 milioni di euro di investimenti complessivi. Il piano, lungi dal voler essere un’occasione di arricchimento dopo poco tempo, è quello invece di concretizzare nel club un modus operandi tipico dei Friedkin, contraddistinto da immissione di nuove risorse ma anche e soprattutto dal vivere continuamente con i manager scelti.

Nessuna idea, dunque, di mollare il club: assente anche qualsivoglia trattativa per cedere il pacchetto di quote di maggioranza. Stupita, di conseguenza, la dirigenza di fronte alle indiscrezioni circa possibili ingerenze dell’intermediario Raffaello Follieri per creare diplomazie con la presunta cordata araba.

L’obiettivo resta quello di accrescere la dimensione internazionale del club e amplificare il rapporto con il tessuto sociale della città, a partire dal progetto del nuovo stadio. Nessun cambio al timone imminente, quindi.

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