La FIFA ritorna sui suoi passi ed accoglie l’istanza di appello presentata. Potrà continuare a lavorare nel mondo del calcio: ora è UFFICIALE
La decisione del Collegio di Garanzia del Coni di rinviare a giudizio la sentenza legato al caso plusvalenze della Juventus si è preso le luci della ribalta qualche giorno fa, rimodulando almeno momentaneamente la classifica di Serie A. In attesa delle motivazioni della sentenza e della nuova (eventuale) richiesta del Procuratore Federale, sono stati restituiti in maniera temporanea i 15 punti al club bianconero.
Non è andata meglio, però, agli ex dirigenti della Juve coinvolti nel caso. Per le figure più importanti, se si esclude quanto successo a Pavel Nedved, sono state sostanzialmente confermate le inibizioni inizialmente comminate. Qualche giorno prima del verdetto del Collegio di Garanzia del CONI, la FIFA aveva provveduto ad attendere a livello globale la squalifica di 30 mesi comminata a Paratici. Decisione che aveva spinto l’ex dirigente bianconero a dimettersi dal suo incarico come dirigente del Tottenham. A distanza di settimane, però, il massimo organo calcistico mondiale è ritornato sui suoi passi.
FIFA, UFFICIALE: accolto il ricorso di Paratici
Con una nota diramata da Paratici e dal suo staff, infatti, è stato annunciato il dietrofront definitivo della FIFA, che ha accolto l’appello presentato da Paratici che, dunque, potrà continuare a lavorare nel mondo del calcio seppur con mansioni ridotte. Ecco il comunicato:
La FIFA ha accolto l’appello presentato da Fabio Paratici contro il provvedimento del Comitato Disciplinare della FIFA che, nell’estendere a livello mondiale l’inibizione temporanea comminata dalla FIGC, l’aveva ampliata fino al divieto di prendere parte ad ogni attività legata al calcio. Paratici, assistito davanti alla FIFA da un team di legali composto da Paolo Lombardi, Luca Pastore e Ian Laing, potrà dunque continuare a lavorare nel mondo del calcio seppur con mansioni ridotte rispetto a quelle svolte sino ad oggi, nel rispetto dei limiti imposti dalla sanzione comminata dalla FIGC.”