Roma, provocazione e difesa Mourinho dopo la gara con il Feyenoord. Non sono ancora finite le discussioni dopo i quarti di finale di Europa League.
L’incontro di giovedì sera tra Mourinho e Slot è stato certamente uno dei più avvincenti e importanti della stagione giallorossa, contraddistinto da un saliscendi di emozioni cui ha saputo fare da sfondo il titanico e mai arresosi supporto di un pubblico unico e meraviglioso come quello capitolino. Col senno del poi, i quasi settantamila spettatori dell’Olimpico sono riusciti a rivelarsi un fattore in più, guidando la squadra ad una rimonta difficile e complicatasi nell’ultimo quarto d’ora con il gol di testa targato Paixao.
In quel momento, nella mente di ogni tifoso sono affiorati vecchi ricordi e la consapevolezza, forse, che questa squadra fosse prossima a vivere l’ennesima grande disillusione della propria storia. Il canovaccio, però, ha voluto che l’andamento delle cose seguisse un itinerario diverso da quello temuto da molti, regalando emozioni oscillanti tra timori, paure e gioie. Ad acuire quest’ultime, gol di Dybala e supplementari a parte, è stato anche un contorno extracalcistico che ha saputo aggiungere pepe ad una gara già in sé e per sé ricca di fascino e attesa.
Ci riferiamo sia alla fase preliminare che a quella successiva ai 120 minuti di giovedì scorso, con in entrambi i casi José Mourinho ad agire da protagonista principale a livello mediatico e non solo. Dopo la vittoria, ad esempio, non è sfuggita a molti la battuta in diretta televisiva su Cassano, così come il gentile e sornione omaggio in conferenza stampa ad un giornalista olandese.
A fare un certo rumore, poi, erano state le immagini di quanto accaduto nei meandri dell’Olimpico immediatamente dopo il fischio finale, con l’allenatore della Roma corso a inseguire il mister del Feyenoord, Arne Slot, rifiutatosi di salutare lo Special One e distintosi per diverse esternazioni provocatorie nelle settimane e nei giorni antecedenti il match. “You should watch us too” il contenuto principale delle parole di Mourinho, che ha esortato il tecnico avversario a non guardare solo il Napoli o il Manchester City ma anche la Roma.
A commentare l’accaduto è stato Ruud Gullit, ex bandiera del Milan che, pur dicendo di non apprezzare alcuni comportamenti di Mourinho, ha preso una posizione ben precisa a suo favore. Questo il contenuto della sua posizione. “Dire che apprezzava solo il gioco di Guardiola non è stato saggio da parte di Guardiola. Dichiarare che non gli piaceva come Mourinho faceva giocare la sua squadra è stato stupido ed è sembrato un insulto nei suoi riguardi. Se guardi il suo curriculum si capisce quanti trofei ha vinto quell’uomo, pur giocando un cacio diverso. Ha qualcosa di speciale e vincente. Ha vinto un trofeo in una squadra come la Roma, che generalmente non vince tantissimo: incredibile”.
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