La Juventus, dopo quanto andato in scena ieri al Collegio di Garanzia, è alle prese con un terremoto. Ufficiali le dimissioni del manager.
Da una parte la soddisfazione per aver centrato la semifinale di Europa League, con la prospettiva di poter raggiungere l’atto conclusivo della rassegna in programma il 31 maggio a Budapest. Dall’altra, la preoccupazione per un futuro ancora tutto da scrivere dopo quanto accaduto ieri nel Collegio di Garanzia presso il Coni. Risveglio agrodolce, oggi, per la Juventus.
I giudici, valutando il ricorso presentato dal club contro la penalizzazione di 15 punti, hanno messo in stand-by la sanzione rinviando la sentenza finale ad un nuovo processo che, in teoria, dovrebbe andare in scena tra il 20 ed il 25 maggio. L’attuale terzo posto della formazione di Massimiliano Allegri, a -2 dalla Lazio impostasi nel confronto diretto dell’8 aprile, è quindi da considerare momentaneo e quanto mai provvisorio.
Diametralmente opposto invece il discorso relativo ai ricorsi presentati da Andrea Agnelli, Fabio Pratici, Federico Cherubini e Massimo Arrivabene. Il Collegio ha deciso di rigettarli, confermando in maniera definitiva le condanne già espresse nelle scorse settimane dalla Corte Federale d’appello. L’ex presidente della società, in particolare, dovrà scontare due anni di inibizione mentre Paratici non potrà ricoprire incarichi ufficiali per 30 mesi. Un’autentica mazzata, aggravata dal fatto che la Uefa ha deciso di estendere la sua inibizione anche nei campionati stranieri, che ha spinto l’ex direttore bianconero a prendere una drastica decisione.
Paratici, nella mattinata odierna, si è dimesso dal Tottenham. A confermarlo è stato lo stesso club londinese, attraverso un comunicato. “L’attuale divieto mondiale impedisce a Fabio di adempiere ai suoi doveri di amministratore delegato del calcio”.
Da qui la decisione di separarsi dagli Spurs, in modo tale da concentrarsi soltanto sulla sua posizione giuridica. Possibile, in tal senso, che il manager continui a lottare, rivolgendosi alla giustizia ordinaria. Si vedrà. Intanto, il suo matrimonio con il Tottenham è cessato. “Questo è stato un periodo stressante per Fabio e la sua famiglia” le parole del presidente Daniel Levy che, sotto la gestione di Paratici, ha accolto diversi elementi provenienti dalla Serie A tra cui Cristian Romero e Dejan Kulusevski. Per il Tottenham e per il dirigente, adesso, si aprono nuovi capitoli della rispettiva storia e carriera. La Juventus, nel frattempo, sorride a metà. Il percorso che porta in Champions resta in salita.
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