Roma-Feyenoord, le parole di Mourinho dopo le tantissime emozioni regalate dai 120 minuti dei quarti di finale di Europa League.
Tanti i punti toccati dallo Special One ai microfoni di Sky Sport, al termine di una gara rivelatasi magica per i tifosi della Roma e cruciale per ben entrare in una fase delicata e destinata a mettere Pellegrini e compagni di fronte ad una massiccia e importantissima serie di impegni.
“Qualcuno ha un’opinione diversa ma secondo me abbiamo giocato benissimo una gara difficile da giocare e gestite. La situazione Dybala non ha aiutato, cosi come l’infortunio di Wijnaldum perché mi ha cancellato subito uno slot per il cambio. Sapevo che per mettere Dybala avevo bisogno di un jolly, qualora avesse riscontrato problemi dopo essere entrato“.
Sulla partita: “Con concentrazione e coraggio abbiamo fatto una grande partita, affrontando una squadra ottima. Siamo stati più bravi; ho vissuto 150 partite di competizioni europee e ho visto di tutto. Avevo detto ai ragazzi che oggi sarebbe stata una gara diversa rispetto a quelle con il Salisburgo o Bodo Glimt, sottolineando come anche una vittoria per 1 a 0 al novantesimo sarebbe andata bene! La cosa più importante era avere testa”.
Sulla gestione delle risorse e dei cambi dopo i diversi infortuni. “Abbiamo gestito una gara complicata, con il cambio di Wijnaldum che mi ha fatto avere tante difficoltà. La terza finestra di cambio serviva sempre in caso di infortunio in campo di Dybala. Abbiamo aspettato i supplementari per avere uno slot in più da sfruttare“.
Sacrificio Roma e quella battuta su Cassano riferita ai presenti nello studio di Sky Sport. “Sono i giocatori che si sacrificano e corrono. Ho abbastanza esperienza per capire il lavoro che sto facendo ma sono equilibrato. Come dissi tempo fa, sono in una fase in cui antepongo a me giocatori e tifosi. Cerco di generare gioia ai tifosi e permettere ai giocatori di crescere e migliorare. Al di là di vincere o no, ero sicuro che sarebbero tornati a casa con la consapevolezza che ci avevano visto dare tutto sul campo. Non sono mai arrabbiato con questi tifosi, anche quando non giochiamo bene. Cassano non è lì?“.
“Siamo una famiglia e io vado con loro. Adesso bisogna riposare e pensare con tranquillità alla gara di Bergamo, dimenticando l’Europa League. La mia sensazione è che Dybala cercasse della gioia persa che ha trovato qui, insieme a un bel gruppo e un allenatore che lo capisce e un pubblico che lo ama. Ha una posizione in campo che grazie ad altri giocatori gli garantisce leadership“.
Su quella sorta di patto con Dybala: “Dybala è un po’questo, penserà che ha qualità per giocare nelle squadre più forti del mondo e ha anche ragione. Magari, però, ha trovato qui uno spazio di grande gioia e amore. In campo ha rischiato, l’ho messo libero di poter anche uscire subito se non se la fosse sentita. Alla fine ha fatto tempi supplementari e 25 minuti in campo e ha chiuso benissimo“.
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