Il presidente della Roma ha anticipato le mosse del Campidoglio per permettere il prosieguo dell’Iter per lo Stadio a Pietralata
La Roma ieri si è presentata in Campidoglio per incontrare il Sindaco Gualtieri. L’obiettivo del club e dei suoi dirigenti era quello di far incontrare Lina Souloukou, nuovo CEO e General Manager, con le alte cariche che decideranno il futuro dello Stadio. I giallorossi, infatti, da tempo hanno cominciato l’iter per costruire la propria nuova casa e per creare subito un ambiente positivo hanno pensato di far incontrare la greca con il sindaco.
La Roma ha annunciato l’arrivo di Lina qualche giorno fa, con la trentanovenne che ha preso il posto di Pietro Berardi. L’ex CEO ha lasciato dopo soli due anni in giallorosso, con il suo approdo datato nel 2021. Ora c’è al suo posto l’esperta greca, che ha un curriculum di livello. Laureata in Legge, si è specializzata in Diritto sportivo, ambito in cui lavora da 15 anni. Nelle sue ultime esperienze, fa parte dell’Executive Board dell’Eca ed è stata general manager dell’Olympiacos.
Con la maglia dei biancorossi ha cominciato a lavorare nel 2018 ed ha ricoperto quel ruolo per quattro anni. Ora è cominciata la sua avventura nella Roma, partita subito con il piede giusto. Souloukou, infatti, non ha perso tempo e si è messa subito all’opera incontrando il Sindaco della Capitale e la commissione che valuterà il pubblico interesse dello Stadio.
Stadio della Roma, fissata la data del sopralluogo
A questi Souloukou si è presentata in italiano, almeno per i saluti e per i convenevoli. Oltre a parlare bene greco, spagnolo e inglese, la trentanovenne ha cominciato a studiare da un po’ la nostra lingua, dimostrazione di come fosse stata già sondata.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, il gesto della Roma è piaciuto molto alla commissione del Campidoglio, che intanto ha fissato un nuovo sopralluogo per venerdì. Questa sarà a Pietralata anche per la vicenda espropri, ma l’impressione è che la mossa sia stata gradita. L’incontro con il Sindaco inizialmente doveva essere solo una formalità, ma proprio il primo cittadino ha convinto la Roma a presentarsi alla commissione.