Atalanta-Roma, sono state diramate le designazioni arbitrali ufficiali per il prossimo turno di Serie A. Triplo incrocio che evoca pessimi ricordi per José Mourinho
La Roma è attesa da tre gare decisive al fine del bilancio stagionale finale. La prima domani sera, in casa contro il Feyenoord. Per centrare le semifinali di Europa League la squadra giallorossa è chiamata alla nuova rimonta in campo europeo. La Roma dovrà ribaltare la sconfitta per 1-0 maturata all’andata sul campo degli olandesi. Mentre la prossima giornata di Serie A vedrà i giallorossi scendere in campo in casa dell’Atalanta di Gasperini.
La sfida contro i bergamaschi rappresenta un vero e proprio crocevia in ottica lotta per il piazzamento europeo. La squadra allenata da José Mourinho è reduce da tre vittorie di fila in campionato, che le hanno consegnato il terzo posto in solitaria in classifica. Classifica che potrebbe essere riscritta anche dalle scelte del Collegio di Garanzia del Coni, chiamato a pronunciarsi sulla penalizzazione da 15 punti inflitta alla Juventus. Lunedì sera la Roma sarà ospite in casa dell’Atalanta, il turno successivo i giallorossi ospiteranno invece il Milan, in un doppio snodo cruciale per la lotta al quarto posto.
Atalanta-Roma, arbitra Irrati: al Var Abisso e Avar Aureliano
La Figc ha reso note le designazioni arbitrali ufficiali per il trentunesimo turno di Serie A. La tripla scelta per Atalanta-Roma evoca ricordi da brividi per José Mourinho ed i tifosi giallorossi. Il direttore della gara sarà Massimiliano Irrati, mentre al VAR è stato scelto Abisso.
L’Avar sarà invece Gianluca Aureliano, dietro questi tre nomi ci sono cattivi ricordi per il tecnico della Roma. Irrati diresse Roma-Napoli e venne giudicato così dallo Special One: “Non mi è piaciuto, ma non lo critico. È bravo ed equilibrato.” Rosario Abisso, scelto al Var, lo scorso anno diresse Roma-Genoa, con gol annullato a Zaniolo e conseguente espulsione. Mentre Aureliano fu citato dallo stesso Mourinho in occasione di Milan-Roma, di lui Mou disse: “In un caso dubbio non puoi chiamare l’arbitro. Bevi il thè o la birra, ma lascia andare.”