Ha del particolare quanto è successo in Major League Soccer, dove un giocatore è stato espulso per essersi avvicinato all’arbitro
Gli Stati Uniti, si sa, in molti aspetti sono uno dei paesi più avanzati del mondo, mentre in altri stanno ancora cercando di recuperare terreno. Uno di questi è senza dubbio il calcio, o soccer come lo chiamano loro, che ha cominciato a prendere bene piede nell’ultimo ventennio. A permettere questa diffusione dello sport nel paese a stelle e strisce sono stati i tanti campioni che hanno deciso di tentare fortuna oltreoceano.
Sono stati tanti i talenti del passato, ma anche del presente, che hanno deciso di andare a svernare nella Major League Soccer. alcuni, invece, hanno fatto questo passo con il tentativo di revitalizzare la propria carriera. Negli ultimi anni i giocatori che sono andato in MLS sono molti: si va da Beckham a Ibrahimovic, passando per Insigne, Bernardeschi, Chiellini a Frank Lampard. Tutti calciatori che hanno fatto calcio in Europa e poi sono volati in America nel finale di carriera, per provare qualcosa di nuovo.
Con tutti questi personaggi di spessore che sono approdati nel massimo campionato americano, anche gli arbitri si sono dovuti regolare. Uno degli obiettivi principali è quello di gestire tutte queste personalità, come ad esempio quella di Zlatan, già arrogante di suo, figurarsi in un campionato considerato minore. Per questo i direttori di gara hanno cominciato a seguire le linee guida di quelli Europei, per cercare di mantenere al meglio il controllo.
Clamoroso in MLS, l’arbitro non ci pensa su due volte
Soprattutto dopo l’introduzione del Var, i direttori di gara hanno dovuto cominciare ad osservare ulteriori regole per cercare di gestire i giocatori. La dimostrazione di questo è ciò che è successo nella notte tra Houston e Los Angeles Galaxy, che ha visto l’arbitro reagire di istinto.
Al 63′ della partita, Martin Caceres – ex Lazio e Juventus – è stato espulso dall’arbitro, che non ci ha pensato su due volte ad ammonire l’uruguaiano. Il cartellino giallo sventolato, però, era il secondo e quindi ha espulso il centrale. Il motivo? Mentre il direttore di gara era al Var, il difensore si è avvicinato a lui per visionare l’azione e parlare del consulto dell’OFR con tanto di mano sulla spalla. L’invasione dell’area dedicata all’arbitro non è piaciuta al fischietto, che ha punito il gesto dell’ex bianconero, espellendolo.