Le parole di José Mourinho al triplice fischio della gara contro il Torino. Ecco quanto rivelato dal tecnico lusitano ai microfoni di DAZN.
Partita da provare a portare a casa a tutti i costi quella contro il Torino: al termine di una sfida molto equilibrata, i giallorossi riescono a centrare il bottino pieno battendo i granata grazie al sigillo di Paulo Dybala.
Ai microfoni di DAZN sono tanti i temi affrontati da José Mourinho, che oltre ad analizzare la sfida ha ragionato anche globalmente sulla sua compagine:
VITTORIA DI MISURA – “Le partite si vincono quando segni un gol in più dell’avversario. Chi segna un gol in più, vince. Questo è l’obiettivo non sono del calcio, ma anche dello sport: vincere con le tue qualità, cercando di nascondere i tuoi problemi e sfruttando le tue qualità, è così.
ROMA TERZA, OBIETTIVO CHAMPIONS – “Sei sicuro che la Juve non ha 59 punti?
IN QUEL CASO SAREBBE QUARTA – “Certo, siamo in Italia…”
L’AVVERSARIA CHE TI PREOCCUPA di più per la CORSA CHAMPIONS – “Noi stessi e il fatto che vogliamo pensare come una squadra grande. Una squadra grande non viene eliminata da nessuna competizione, non perde una partita per avere più possibilità di vincere la prossima. Abbiamo una rosa con dei limiti ma siamo ai quarti di finale di una competizione europea che sembra più una Champions che l’Europa League. Abbiamo tre partite alla settimana e questa è per noi è dura. Non sono capace di ragionare da piccolo, non sono capace di dire che la gara con l’Udinese sia più importante del Feyenoord: andiamo di partita in partita e vediamo quali sono i nostri limit. Qualche settimana fa abbiamo perso Karsdorp tutta la stagione, oggi forse abbiamo perso Solbakken per tutta la stagione. Abbiamo perso in Coppa Italia perché nel calcio puoi perdere e non perché abbiamo buttato la partita e così sarà anche contro il Feyenoord. O andremo in semifinale o il Feyenoord sarà più forte di noi.
Mourinho ha poi continuato, soffermandosi sulla scelta di lanciare Dybala dal primo minuto come falso nueve, tenendo in panchina Belotti:
SCELTA DI DYBALA – “Penso che ogni tanto merito anche un commento positivo. C’è stata un po’ di contraddizione e difficoltà nella scelta. Da un lato sentivo che c’era bisogno di gente brava nell’una contro uno. I due giocatori più veloci che abbiamo s0lo0 Solbakken ed El Shaarawy. Affrontavamo Juric molto bravo nella proposta di gioco: il difensore centrale quando gioca con un attaccante fisso molte volte lo mette nella tasca. L’aspetto negativo è che mi mancava un po’ di personalità: Matic in panchina, Pellegrini in panchina. In campo c’erano Solbakken alla seconda da titolare, Llorente alla seconda in campionato. Penso che sia mancato il secondo gol perché sarebbe potuta essere completamente diversa.
ARBITRO – “L’arbitro mi è piaciuto molto, giovane con criterio omogeneo, che ha cercato di lasciare giocare. “
SCELTA DI BELOTTI IN PANCHINA – “Non guarderò Lazio-Juve, andiamo in aereo, torneremo a Roma. A Belotti ho spiegato perché non ha giocato e la sua risposta è stata: “La Roma ha vinto”. La mia spiegazione rimane per me.”
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