Addio ufficiale e annuncio su Mourinho: “Il migliore al mondo”. Altro che Guardiola, il campionissimo ha espresso chiaramente posizione.
L’importanza di un allenatore come José è certamente emersa in non poche occasioni nel corso di questa sua esperienza all’ombra del Colosseo. Fino a questo momento, pur essendosi registrate parentesi di inflessione e momenti non proprio nobilissimi, la presenza di Mourinho sulla panchina della Roma continua a rappresentare motivo di orgoglio nonché di speranza da parte di una piazza tornata a vincere dopo più di una decade proprio grazie allo Special One.
Questo anche in un momento delicato, contraddistinto dai due scacchi consecutivi contro Sassuolo e Lazio e prossimo al mettere di fronte ai giallorossi una serie di impegni potenzialmente determinanti per il futuro del club e della squadra, sulla quale potrebbe gravare il responso di fine anno in base a obiettivi e traguardi raggiunti. Anche in un momento così delicato, la piazza, quasi all’unisono, si aggrappa però al baluardo di luce chiamato Mourinho, garanzia di saggezza e carisma, tante volte mancate in passato proprio nei momenti più complicati.
L’esperienza e la conoscenza di questo mondo da parte del mister della Roma non rappresentano certamente una novità, soprattutto per una personalità che vanta nel proprio bagagliaio esperienze, vittorie e momenti certamente forgianti. Lo spessore di una tale personalità, palmares a parte, è emersa non poche volte anche grazie ad encomi e dichiarazioni di personaggi molto vicini al mondo del calcio, in grado di restituirci ulteriormente la grandezza di un uomo che hanno avuto la possibilità di carpire dal vivo.
Annoverabile in questo corpo anche Mesut Ozil, trequartista turco ritiratosi dal mondo del calcio a 34 anni, dopo tante stagioni ad altissimi livelli, soprattutto tra Liga e Premier League. All’indomani del suo annuncio di commiato a questo sport, Ozil ha rilasciato una lunga intervista a Marca, durante la quale ha parlato proprio dell’attuale allenatore della Roma e l’importanza da lui avuta nel corso della propria carriera.
“Sono davvero orgoglioso di essere stato allenato da lui. Abbiamo avuto un grande rapporto, sapeva sempre come motivarmi e stimolarmi ogni giorno. Quando dovevo scegliere tra Real Madrid e Barcellona, ricordo che Mourinho mi conferì un VIP tour del Bernabeu, visitando lo stadio e la sala trofei”.
“Mi fece venire la pelle d’oca mentre ricordo che col Barca non provai le stesse cose. Guardiola non si ritagliò alcuno spazio per incontrarmi: prima amavo molto lo stile Barcellona ma Mourinho fu determinante per la mia scelta, facendomi capire perfettamente che sarei dovuto andare al Real”.
“Per me Mourinho è il miglior allenatore del secolo: le sue conoscenze tattiche, il modo in cui ti motiva e parla negli spogliatoi e come ti protegge dai media sono un qualcosa di totalmente diverso“.
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