Mourinho non è del tutto convinto di proseguire sulla panchina della Roma. Il suo futuro è legato a quello di Conte, ai ferri corti con il Tottenham.
Il futuro di José Mourinho è un rebus di difficile risoluzione, al momento. Il portoghese, infatti, aspetterà dell’esito del faccia a faccia con i Friedkin per capire cosa fare ma l’atteso incontro non è stato ancora calendarizzato. In questo discorso, a sorpresa, può rientrare Antonio Conte.
Il tecnico è ai ferri corti con la dirigenza del Tottenham, dopo la sfuriata dei giorni scorsi: “Sono vent’anni che non vincono. Sono abituati qui a non giocare per qualcosa di importante”. Parole poco gradita, per usare un eufemismo, dalla dirigenza degli Spurs che in queste ore sta trattando la risoluzione del suo contratto. Manca soltanto da definire l’entità della buonuscita economica da corrispondere all’allenatore, poi il divorzio potrà effettivamente andare in scena.
Per quanto riguarda il campo, Conte ha già chiuso con la squadra. L’ultima seduta di allenamento è stata diretta da Ryan Mason, al quale è stato affidato il ruolo di traghettatore in attesa della nomina della nuova guida. In tal senso è stato contattato Mauricio Pochettino ma l’argentino, al momento, ha declinato la proposta. Conte, intanto, è rientrato in Italia con la propria famiglia ed ha già cominciato a guardarsi intorno attirando le attenzioni di tutte le big della Serie A compresa la Roma.
I giallorossi sono soddisfatti del lavoro portato avanti da Mourinho e confidano che il lusitano rispetti i termini del contratto in vigore fino al 2024. Le sue inquietudini e sfoghi, però, hanno spinto inevitabilmente il club a pensare ad un piano alternativo. Che risponde proprio al nome di Conte.
Ma cosa direbbe il diretto interessato, in caso di chiamata del direttore generale Tiago Pinto? Stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, stavolta “non direbbe di no” all’idea di trasferirsi nella città Eterna. Il tecnico era stato contattato 4 anni fa, prima del suo sbarco all’Inter. All’epoca non se ne fece nulla. Adesso, invece, le chance che l’operazione vada in porto sono decisamente più alte. Si vedrà più avanti, anche perché sia l’Inter che il Milan a breve valuteranno le posizioni di Simone Inzaghi e Stefano Pioli. Entrambi dovranno cercare di piazzarsi entro le prime 4 per evitare l’esonero. Compito complesso, alla luce della possibile risalita della Juventus. La concorrenza è quanto mai folta, quindi. La Roma, intanto, studia e si prepara ad ogni scenario.
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