Non sembra destinato a fermarsi presto il caos che ha travolto la Juventus in questi primi mesi del 2023, con il taglio di 15 punti in classifica
La stagione della Juventus è stata piuttosto martoriata sin dall’inizio. In estate, infatti, sono arrivati tanti giocatori di livello per cercare di tornare a competere per i palcoscenici più importanti dopo la vittoria dello scudetto di Inter e Milan. I bianconeri hanno perso il passo rispetto alle milanesi e in estate sono stati presi diversi calciatori di talento per colmare questo gap con le altre due big italiane.
Basta pensare a due pedine fondamenta li per il centrocampo come Leandro Paredes e Paul Pogba non hanno reso ai livelli sperati. Anzi, il centrocampista francese è un vero e proprio oggetto misterioso visto che la sua annata è stata martoriata dagli infortuni. L’ex Manchester United, infatti ha saltato gran parte del campionato per cercare di giocare il Mondiale in Qatar, preferendo la terapia conservativa all’operazione a menisco.
Oltre ai guai sul campo, l’annata juventina ha subito una piega ancora più disastrosa dopo l’avvio dell’indagine Prisma sulle false plusvalenze e poi quella sugli stipendi. Per la prima il club ha subito una pesante penalizzazione in campionato, con il bottino che è stato tagliato di 15 punti. Una punizione esemplare per la squadra torinese, che rischia di subire una nuova stangata nelle prossime settimane.
Juventus, “La situazione arriva tra maggio e giugno”
A confessarlo è Mattia Grassani, avvocato esperto di diritto sportivo, intervenuto a TvPlay, canale Twitch di calciomercato.it. Il legale, parlando della manovra stipendi, ha affermato: “Il procedimento sugli stipendi potrebbe venire a maturazione tra maggio e giugno. Non c’è stato deferimento, né termine degli indagini“.
La sentenza sul futuro della Juventus, quindi, ci sarebbe verso al fine del campionato. Da questo potrebbero uscire importanti decisioni: “Se venisse condannata la Juventus ci sarebbe anche una penalizzazione di punti. Le sanzioni avranno effetto immediato, come già successo per il taglio di 15 punti. A doversi preoccupare, però, non è solo la Juventus, ma anche tutti i giocatori che hanno stretto l’accordo. Vige sempre la presunzione di innocenza, ma se fosse così ci sarebbe stata un’alterazione della parità competitiva, una concorrenza sleale. Dovesse esserci un procedimento sportivo la Juventus dovrebbe stare attenta. Per queste violazioni si va dall’ammenda alla radiazione. Secondo me rischia difficilmente la retrocessione“.
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